Giornalismo in lutto: ad 88 anni Giorgio ci ha lasciato, dopo esser diventato un "amico" del Perugia e della città

All'età di 88 anni ci ha lasciato Giorgio Lo Giudice, che da poco era stato colpito da una malattia che si è rivelata incurabile. I funerali si celebreranno nella mattinata di sabato alle ore 9.30 nella chiesa di S. Giuseppe al Cottolengo (in via Bonaccorsi 23 a Roma). Inviato della Gazzetta dello Sport, dove aveva iniziato a collaborare nei primi anni '60 ed era rimasto fino alla metà degli anni 2000, ai tempi della Serie A di Gaucci era solito seguire la squadra biancorossa al Curi, diventando poi un amico della città e di tanti colleghi perugini. Questo il ricordo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport. "Amava anche Roma, la sua città, e la Roma, anche se per il nostro giornale ha raccontato con competenza e passione - due doti che lo hanno accompagnato sempre - lo scudetto della Lazio ‘74. Nella vita si è occupato di tantissime discipline, era un concentrato olimpico: atletica soprattutto, ma anche calcio, rugby, boxe, pallavolo, nuoto e canottaggio. Molte federazioni ieri ne hanno ricordato la scomparsa e domani sera, prima del Golden Gala allo Stadio Olimpico, per Giorgio verrà rispettato un minuto di silenzio. Lo scorso anno era in tribuna stampa, perché - nonostante l’età - nessuno lo fermava se c’era da raccontare una storia di sport, era una forza della natura, un’istituzione e un esempio. Ultimamente aveva collaborato con la Gazzetta di Parma, ma le sue giornate erano dedicate soprattutto alla Corsa di Miguel visto che era il presidente della società organizzatrice, il Club Atletico Centrale. Chiunque abbia incontrato Giorgio ha un ricordo speciale di lui, che in questo mondo frenetico e competitivo riusciva a dare tempo e spazio a tutti, soprattutto ai giovani. Ci chiamava “a’ mascalzoni”, con quel suo accento romano e la capacità di scherzare su ogni cosa che lo rendevano amico di tutti. Mancherai a tutti, a mascalzone!". Alla famiglia e a tutte le persone a lui vicine giungano le nostre più sentite condoglianze.