In Serie D sta crescendo un grande portiere: l'Orvietana si coccola la crescita di Formiconi

26.11.2025 08:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Roberto Pace
In Serie D sta crescendo un grande portiere: l'Orvietana si coccola la crescita di Formiconi

Centoottantanove centimetri in altezza, fisico asciutto, volto sorridente da persona sicura. Si presenta in questa maniera, Jacopo Formiconi, da quest’anno titolare della porta biancorossa dell’Orvietana in Serie D. Del gruppo prima squadra faceva già parte lo scorso anno firmando otto presenze dal primo minuto. Davanti, si trovava Emanuele Rossi, oggi al Foligno, amico carissimo: “ Ragazzo stupendo con il quale era impossibile non andare d’accordo – ricorda Jacopo – alla fine lo consideravo il mio fratello maggiore”. Ora, si sta dando da fare per non farlo rimpiangere. I riscontri sono tutti dalla sua parte. Giorni fa, facendo zapping , mi imbatto in una trasmissione sportiva nella quale, uno degli ospiti fissi, parlava di lui in questi termini: “Non capisco, come mai, qualche scouting non abbia ancora scoperto Formiconi, a mio giudizio vero talento nel suo ruolo…se non lo avete fatto andate a Orvieto”. Parole appropriate per risvegliare l’orgoglio orvietano trasmesse al giovane numero uno alla prima occasione: “ Sono cose che fanno piacere che vanno a riconoscimento per il lavoro fatto con la guida di Giulio Di Antonio – aggiunge”. Vasco Di Domenico e Massimo Prete gli altri valenti maestri avuti in precedenza . A Giulio, che vantava diverse esperienze importanti prima dell’approdo a Orvieto nella stagione 2023/2024, il compito di completare il lavoro affinando le qualità del giovanotto indirizzato a essere portiere fin dalla tenera età: “ Non poteva finire diversamente considerando che sono figlio di un portiere, ho uno zio ex centrocampista e il calcio, come il pane, a casa non è mai mancato”. Ruggero, il papà, è stato per anni il portiere dell’Orvieto Scalo prima di indossare , come Jacopo, la maglia dell’Orvietana. E’ molto partecipe ma, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non ha mai fatto pesare la sua presenza: “ In questo è stato molto bravo – confessa – Jacopo. Ha messo a mia disposizione la sua esperienza alla quale ho sempre attinto e continuo a farlo perché la reputo fruttuosa”. Chi conosce Ruggero non dimentica i modi coloriti usati per esternare la carica agonistica. Jacopo, almeno da fuori, sembra diverso: “ Non credere. Cerco di usare la formula del tenere tutto dentro…. ma se esplodo – e ride”. A casa ci sono mamma Alessandra e Sofia, sorella minore. Alessandra , volente o no, si è dovuta sempre confrontare con il calcio. Da ragazza con babbo Lino, calciatore del Lugnano quando era giovane poi sostenitore fisso dell’Orvietana una volta trasferitosi a Orvieto nonché supporter del nipote. Jacopo, dopo il bel 100 alla maturità scientifica è ora Iscritto a Ingegneria gestionale all’università della Capitale, frequentata regolarmente nei giorni di lezione. L’Orvietana lo impegna tutti i giorni escluso il lunedì. Ha già chiaro il suo percorso sul doppio binario: calcio e studio. Il pensiero va subito a quei ragazzi e/o genitori che mollano o spingono a farlo le attività collaterali allo sport (o peggio quando fanno il contrario) in quanto porterebbero via troppo tempo allo studio o viceversa. La temporalità della settimana è esempio lampante del contrario: “ Non voglio assolutamente vantarmi ma ho sempre fatto in questo modo da quando, a sei anni, ho iniziato con il calcio”. Si definisce sportivo a 360° di quelli che seguono un po’ tutto. Inutile chiedere per quale squadra tenga, “Juve”, proseguendo la tradizione familiare. Togliendo studio, pallone e riposo notturno alle 24 h. cosa fa Jacopo nel tempo rimanente? La risposta è “Gilda” . Nome della fidanzata che s’inserisce di diritto fra le passioni del portierone