Proteggere e trasmettere il patrimonio familiare: come garantirne la trasmissione alle future generazioni

22.11.2025 12:31 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Francesco Gori
Proteggere e trasmettere il patrimonio familiare: come garantirne la trasmissione alle future generazioni

Una giornata di approfondimento e confronto strategico sulla tutela del patrimonio familiare e aziendale è stata proposta dallo Studio Brunelli Paolo, che ha riunito circa 80 professionisti, imprenditori e membri di famiglie imprenditoriali del territorio per fornire strumenti concreti e metodi efficaci per proteggere e trasmettere il patrimonio alle future generazioni, in un contesto di continui cambiamenti normativi ed economici.

L’intervento principale: l’approccio rivolto su come dare continuità alla vita patrimoniale

Il momento clou della giornata è stato rappresentato dalla relazione di Paolo Brunelli che ha illustrato il suo metodo volto alla continuità patrimoniale e aziendale. È stato evidenziato come la tutela del patrimonio richieda un approccio integrato, capace di adattarsi alle mutate condizioni e di prevenire rischi e conflitti in ambito familiare e imprenditoriale.

Un pilastro fondamentale è il principio di “Separare per proteggere”: distinzioni chiare tra beni personali, aziendali e affettivi consentono di tutelare ciò che può essere compromesso da rischi esterni o contenziosi. Per esempio, una casa di famiglia, i risparmi e altri beni affettivi devono essere protetti da eventuali crisi aziendali o debiti, attraverso strumenti come gli statuti societari, i patti di famiglia e le polizze assicurative. Questi strumenti definiscono regole di governance e responsabilità, contribuendo a garantire stabilità, trasparenza e rispetto delle regole.

Un esempio concreto è rappresentato dalla corretta suddivisione patrimoniale: una casa intestata a titolo personale, una società semplice per immobili e partecipazioni non operative, e trust o fondi patrimoniali per la tutela più radicale. Brunelli sottolinea che l’intestazione diretta della casa ai proprietari fisici è preferibile per mantenere agevole le agevolazioni fiscali come l’IMU e semplificare la gestione, mentre inserire una casa in una società o trust richiede motivi molto forti, come una pianificazione successoria complessa o esigenze di tutela specifiche.

La pianificazione successoria: il passaggio generazionale come processo strutturato

Uno dei temi centrali dell’incontro è stato il passaggio generazionale. Brunelli ha descritto “le quattro vie operative e il metodo dei 12 passi”, strumenti pratici pensati per evitare conflitti, perdite di valore e per garantire la continuità dell’impresa e del patrimonio familiare.

Il rischio più frequente? Integrare tutto il patrimonio in una sola intestazione societaria. Se l’impresa entra in crisi, anche gli immobili e altri beni rischiano di essere aggrediti dai creditori. Per questo, Brunelli suggerisce di usare strumenti come intestazioni personali, società semplice, trust e fondi patrimoniali, a seconda della funzione e dell’obiettivo patrimoniale e familiare.

Tra le soluzioni più pratiche, la donazione della nuda proprietà con riserva di diritto di abitazione permette ai genitori di conservare il diritto di vivere nella casa di famiglia, mentre i figli diventano proprietari anticipati, riducendo così eventuali imposte di successione e facilitando un passaggio più pacifico e meno conflittuale.

Un altro elemento importante è rappresentato dal patto di famiglia, che consente ai genitori di trasferire quote societarie al figlio attivo, mantenendo l’usufrutto. Questa soluzione, più flessibile rispetto a un semplice testamento, permette di garantire che la gestione dell’impresa resti affidata a chi ha competenze e vuole continuare l’attività, prevenendo contestazioni o dispersioni patrimoniali.

Le quattro vie di protezione e trasmissione del patrimonio

Brunelli ha evidenziato che non esiste una soluzione “valida per tutti”: ogni famiglia deve scegliere la propria strategia, in funzione del patrimonio, delle esigenze ed obiettivi. Le quattro grandi vie operative sono:

Separazione patrimoniale attraverso intestazioni e strumenti di tutela;

Utilizzo di società e trust per proteggere beni di valore dagli rischi aziendali;

Pianificazione successoria con donazioni e patti di famiglia;

Soluzioni digitali e innovative, come piattaforme software per la gestione patrimoniale e l’assistenza digitale alla pianificazione successionale.

Innovazione tecnologica: strumenti digitali per una gestione efficace

L’incontro ha dedicato spazio anche alle soluzioni digitali, rappresentate da Wolters Kluwer Italia e la sua piattaforma Genya. Questi strumenti consentono di gestire i patrimoni e la pianificazione successoria in modo più efficace, riducendo tempi e costi, e migliorando la trasparenza e l’accessibilità alle informazioni. La tecnologia si configura come un alleato prezioso in un processo complesso e spesso delicato come quello delle successioni.

Esempi pratici di tutela patrimoniale

Per illustrare l’efficacia delle strategie di protezione, Brunelli ha presentato due casi concreti. Nel primo, un imprenditore di 57 anni nel settore logistico ha trasformato la propria attività attraverso la costituzione di una SRL e la conferimento di immobili a una società semplice, creando compartimenti stagni tra patrimonio personale e aziendale. Questa strutturazione ha messo al riparo gli immobili dai rischi aziendali, garantendo continuità e sicurezza.

Nel secondo esempio, un imprenditore di 63 anni nel settore meccanico, socio di una SRL familiare, ha pianificato la successione attraverso un patto di famiglia: le quote societarie sono state trasferite al figlio attivo, con l’usufrutto conservato dall’imprenditore, e una parte di patrimoni immobiliari è stata lasciata ai figli tramite donazioni e successione anticipata. Questa strategia ha assicurato stabilità, equilibrio tra i figli e continuità aziendale.

Perché è importante pianificare con anticipo?

L’evento di Perugia ha rimarcato come la tutela e la trasmissione del patrimonio siano operazioni complesse, che richiedono competenza e strategie ben mirate, non gestibili all’ultimo minuto, che richiedono tempi di pianificazione.