La scrittrice Viviana Picchiarelli presenterà domenica 30 a Gualdo Tadino il suo romanzo “Il confine dei silenzi”

24.11.2025 11:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
La scrittrice Viviana Picchiarelli presenterà domenica 30 a Gualdo Tadino il suo romanzo “Il confine dei silenzi”

La scrittrice umbra Viviana Picchiarelli, finalista del premio letterario Rcca Flea, presenterà domenica 30 novembre (dopo il rinvio per il maltempo di questa precedente domenica) alle ore 16,30 a Gualdo Tadino, presso la libreria Mondadori del centro commerciale Portanova, il suo quinto romanzo “Il confine dei silenzi”: una storia intensa per dare voce alla sordità, ai silenzi che escludono e al coraggio delle donne che rifiutano ruoli imposti, dove le battaglie personali si intrecciano a quelle sociali, tra identità negate, sfide di potere e voglia di riscatto. Pagine nate dalla consapevolezza che la sordità non è solo assenza di suono. È il limite che gli altri ti impongono, lo sguardo che ti riduce, il confine che non hai scelto. Il libro è ambientato a Terravecchia del Monte, dove Clara Rossetti, psicoterapeuta sorda, sfida la famiglia Cairoli, una potente dinastia di politici e imprenditori che da decenni tiene il paese sotto scacco. Sostenuta dall’amico di sempre, Dario, e dal padre Attilio, si candida a sindaco con l’intento di smantellare un sistema corrotto e oppressivo. Ma Leonardo Cairoli, sindaco uscente, non ha alcuna intenzione di cedere il potere. Richiama da Milano sua figlia Glenda, costringendola a candidarsi contro Clara e scavalcando il primogenito Federico. Estromesso e umiliato, quest’ultimo trama nell’ombra per sfruttare la candidatura della sorella e distruggere la credibilità di Clara, pur di non perdere il controllo. Mentre la campagna elettorale si inasprisce, Clara, Glenda e Dario sono costretti a confrontarsi con le ferite del passato. Il legame interrotto tra Glenda e Dario riaffiora tra esitazioni e rancori irrisolti, mentre Clara, trascinata nel vortice dello scontro politico, si trova faccia a faccia con i pregiudizi sulla sua sordità, con le divisioni interne alla comunità sorda e con un vissuto drammatico che ha tentato invano di lasciarsi alle spalle. Sullo sfondo di una provincia immobile, dove il potere si tramanda come un’eredità inevitabile e gli echi della guerra in Siria si intrecciano con le lotte personali, tutti i protagonisti devono fare i conti con il peso del silenzio: imposto, scelto o subito. Potere e resistenza, identità e riscatto, ambizione e fragilità finiscono così per amalgamarsi e attraversano le barriere dell’apparenza, per dare voce a chi è sempre stato costretto a lottare per essere ascoltato.