"Il Perugia? Affrontiamo una squadra forte, che ha una storia e vuole far bene..."

Presentazione della sfida Perugia-Ascoli da parte del mister bianconero Tomei
“Affrontiamo una squadra forte, che ha una storia e vuole far bene, sicuramente sarà una sfida particolarmente importante perché di fronte ci sono due squadre con un blasone prestigioso ed entrambe vorranno portare a casa il bottino pieno. A Perugia c’è giustamente aria di entusiasmo, ci fa piacere giocare in uno stadio pieno, è stimolante, ma ci concentreremo sul campo, sarà una partita difficile perché loro hanno voglia di ottenere la prima vittoria, ma noi non siamo da meno, vogliamo i tre punti per dare continuità ai risultati e per continuare a crescere, per migliorare nel percorso e diventare sempre più squadra. Sarà una partita combattuta, il Perugia può far male in qualunque situazione, ha voglia di rivalsa per i risultati non in linea con quello che avrebbe voluto, servirà attenzione”.
L’allenatore si è soffermato anche sullo stato di forma della squadra e sugli aspetti da migliorare:
“Finora abbiamo affrontato squadre importanti, dimostrando d’essere sulla buona strada, dobbiamo essere più cinici, sbagliare meno negli ultimi venti metri, ma sono contento di come si stanno comportando i ragazzi, sono tutti a disposizione e quindi posso scegliere. Ci saranno più partite nella partita, nel calcio moderno una squadra che vuole essere forte deve avere ventidue titolari, c’è chi parte prima e chi dopo, ma tutti devono stare sul pezzo e dare il proprio contributo, per me è molto importante chi subentra. In ogni partita dobbiamo mettere fieno in cascina dal punto di vista cognitivo, tecnico tattico e fisico. I nuovi si stanno inserendo bene, ci danno la possibilità di poter variare le caratteristiche in campo e possono cambiare l’inerzia della gara”.
Il tecnico bianconero, che domani non potrà sedere in panchina per squalifica, è tornato a parlare del gesto che ha determinato la sanzione:
“E’ stato un gesto assolutamente da condannare, sportivamente e deontologicamente, mi scuso con l’arbitro e con chi era alla partita, mi è dispiaciuto per l’immagine della società e della città. Detto ciò, viviamo nell’epoca dei social, ho tirato per stizza una bottiglietta per la decisione dell’arbitro, ma da lì a dire che volevo tirare una bottiglietta in testa all’arbitro… non mi va di passare per quello che non sono, il gesto di nervosismo è da condannare, ho tirata la bottiglietta a terra con forza, ma lungi da me voler far male all’arbitro. E’ stata una reazione istintiva a una decisione sbagliata e in quel momento stavamo per prendere gol, quindi ero nel pathos della partita”.
L’ultima considerazione è sui tifosi, quasi un migliaio, che domani saranno al “Curi”:
“Essere seguiti dai tifosi è sempre un vantaggio, so che ai ragazzi fa effetto perché sono una spinta che ci aiuta ad affrontare la partita, speriamo di dare una gioia a loro come è stato a Terni”.