Andrea Giovi tedoforo di Milano-Cortina 2026, ma pensa anche alla prossima gara della sua Bartoccini

21.11.2025 15:20 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Andrea Giovi tedoforo di Milano-Cortina 2026, ma pensa anche alla prossima gara della sua Bartoccini

Il tecnico perugino Andrea Giovi è da sempre un volto simbolo della pallavolo italiana. Libero della Nazionale azzurra, protagonista di una carriera ricca di successi, Giovi ha scritto una pagina importante del volley conquistando la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Un atleta che ha saputo trasformare la sua esperienza e mentalità vincente in un nuovo percorso in panchina, oggi alla guida della Bartoccini. Nei prossimi giorni vivrà un momento speciale dal forte valore simbolico: sarà infatti tedoforo ufficiale delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, portando la fiaccola durante la tappa perugina del 9 dicembre. Un riconoscimento che emoziona la città e l’intero movimento regionale. A proposito di questa nomina e del significato personale che porta con sé, Giovi racconta: “È una grande soddisfazione e sinceramente non mi aspettavo questo invito. Lo ritengo un privilegio, che mi consentirà di rivivere momenti belli della mia carriera da atleta, che mi hanno dato molto sia dal punto di vista sportivo che umano. Vivere questa esperienza nella mia città e nella mia regione è un ulteriore motivo di orgoglio, perché unisce il mio percorso professionale da giocatore prima e da allenatore oggi. Sarà una giornata bella e romantica, e sarà speciale avere vicino amici e persone care”. Il discorso si sposta poi sul presente, sul percorso della squadra e sulla continuità nei risultati: “Dobbiamo insistere su ciò che di buono abbiamo costruito finora, senza abbatterci dopo alcune sconfitte o esaltarci troppo in seguito a determinate vittorie. In questi giorni, con la squadra e con lo staff, stiamo facendo valutazioni per capire cosa abbia portato a questa alternanza di risultati, che è il riflesso di come ci esprimiamo in campo. Contro San Giovanni in Marignano non possiamo parlare di stanchezza, perché a Bergamo siamo cresciute durante la partita, ed è anche uno dei motivi per cui abbiamo vinto. Con Novara abbiamo giocato molto bene e contro Milano, pur perdendo, si è vista una buona pallavolo. Beatrice Gardini sta facendo grandi cose ed è motivo di soddisfazione, prima di tutto per lei e poi per tutti noi. Lo stesso vale per Nika Markovic, una giocatrice preziosa in campo e durante la settimana. Tutte le ragazze del gruppo sanno quanto sia importante il contributo di ognuna. Conosco bene le ragazze e il loro valore. Non credo siano scese in campo pensando che certe partite fossero più semplici. Se è successo, è avvenuto solo a livello inconscio, perché sappiamo bene che non possiamo sentirci arrivati. Il nostro percorso passa dal lavoro settimanale e da come riusciamo a trasferirlo in partita. Forse in questa fase avremmo dovuto gestire meglio i momenti di recupero, visto che abbiamo giocato ogni tre giorni, così da mantenere alta la concentrazione. A Busto Arsizio ci aspetta una trasferta impegnativa e dall’alto peso tecnico: affronteremo un avversario solido, sostenuto da una società strutturata. Sarà una partita complicata, soprattutto perché loro arrivano da una grande prestazione contro Conegliano. La classifica oggi rispecchia valori più definiti e non siamo così distanti. Andremo per fare la nostra prestazione e giocare una bella pallavolo”.