Grazie all'idea dell'assessore Pierluigi Vossi, al carcere di Capanne lo sport in primo piano con un nuovo progetto
La giunta comunale di Perugia ha approvato un progetto sportivo, proposto dall’assessore a sport Pierluigi Vossi, da realizzare presso il complesso penitenziario di Capanne per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione carceraria attraverso la pratica e la formazione sportiva. A realizzare l’iniziativa per conto dell’amministrazione comunale nel corso del 2026 sarà la Uisp. Lo scorso 14 febbraio la giunta aveva manifestato la volontà di partecipare alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa, promosso insieme alla Commissione Oltre il Diritto dell’Ordine degli Avvocati di Perugia, per consentire a giovani e adulti assoggettati a procedimento penale e detenuti, di sperimentare l’attività sportiva o svolgere lavori socialmente utili presso enti o associazioni sportive, rivolti anche alla cura e tutela della disabilità, così da acquisire elementi rieducativi e formativi e da favorire il reinserimento sociale. Successivamente, il Comune di Perugia ha stipulato il protocollo d’intesa insieme a numerose realtà locali dello sport, del diritto e del sociale: Corte d’Appello di Perugia, Procura generale presso la Corte di appello di Perugia, Tribunale di Perugia, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, Tribunale dei Minorenni di Perugia, Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Perugia, Ufficio del Giudice di Pace di Perugia, Città di Castello, Gubbio, Todi, Foligno, Città della Pieve e Castiglione del Lago, Tribunale di Sorveglianza di Perugia, Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Perugia, Centro per la giustizia minorile per l’Umbria e la Toscana; Ufficio di servizio sociale per i minorenni di Perugia, Comitato regionale Coni Umbria, Casa Circondariale di Capanne e Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia. Insieme hanno stabilito gli obiettivi e le funzioni dei firmatari. E' stato compiuto un ulteriore passo avanti con il via libera della giunta al progetto che durerà per tutto il 2026. Il cuore dell’iniziativa è l’attività fisica strutturata, proposta in forma di allenamento settimanale della durata di un’ora. Il programma coinvolgerà due gruppi distinti, uno maschile e uno femminile, ciascuno composto da circa 15 persone, e integrerà aspetti cognitivi e mentali. L’obiettivo è offrire ai partecipanti un’esperienza che coinvolga corpo e mente, favorendo il benessere globale, la gestione dello stress e la riscoperta del proprio equilibrio interiore. “L’attività motoria – afferma l’assessore Vossi – è uno strumento importante per imparare a stare insieme, sviluppare competenze relazionali e anche alleviare le tensioni tipiche della condizione di chi è ristretto in carcere. Siamo convinti, quindi, che il progetto possa contribuire al percorso riabilitativo dei detenuti e, in prospettiva, favorire il loro reinserimento nella comunità. Il Comune ha a cuore tutta la popolazione e non può non tenere conto anche di quella carceraria. Le varie componenti della società devono unire le forze per offrire una possibilità di cambiamento anche a chi ha commesso errori”.