Ospite all'Università per Stranieri di Perugia l'ambasciatore della Svizzera in Italia

13.11.2025 16:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Ospite all'Università per Stranieri di Perugia l'ambasciatore della Svizzera in Italia

Tratto pacato e informale, eloquio chiaro e brillante, contenuti originali e stimolanti. Con questo approccio Roberto Balzaretti, ambasciatore della Svizzera in Italia, ha più volte strappato applausi calorosissimi agli studenti della Stranieri che stamane hanno gremito l’Aula Magna di Palazzo Gallenga per seguire la sua Lectio Magistralis su: “Il valore del diritto e dell’equilibrio in un mondo in transizione”.

Partendo dalla costatazione della crisi dell’ordine occidentale scaturito dal secondo conflitto mondiale, con organismi quali l’ONU, il Consiglio d’Europa, la FAO, l’OMS, ecc., Balzaretti ha sottolineato agli studenti l’urgenza di una riflessione propositiva e asciutta sull’impasse in cui multilateralismo e diritto internazionale si trovano oggi. Da cittadino svizzero operante in ambito politico-diplomatico, ha voluto quindi ripercorrere il profilo storico-politico del suo paese, evidenziandone quelle caratteristiche che posseggono un valore riconosciuto in ogni nazione nella ricerca della pace e della giustizia:

<<La Svizzera è la storia di un paese che è andato sempre alla ricerca di soluzioni negoziate e non violente, per sé e per gli altri – ha esordito Balzaretti - ; è una confederazione di popoli diversi e si è sempre impegnata a mediare sulla loro diversità e nel contempo sulla loro eguale ‘cittadinanza’ di fronte ai diritti. Da qui lo sviluppo di una democrazia semidiretta, che consulta spesso i cittadini sul governo dello stato e sulle sue leggi, e che pratica la centralità del diritto, quale fondamento del vivere comunitario>>.

L’ambasciatore ha pertanto evidenziato l’importanza, anche nelle altre realtà statuali, di coinvolgere per quanto possibile i popoli nella governance, con un modello che dal top – down passi al bottom – up, comunitarizzando le politiche, e al contempo continuando a percorrere la via della mediazione, all’estero come al proprio interno, magari operando una diplomazia della prossimità, ovvero con paesi vicini.

<<Altro grande esercizio di diritto e di civiltà che la Svizzera ha messo a disposizione della comunità internazionale – ha proseguito il diplomatico ticinese – è quello svolto in qualità di paese neutrale nella risoluzione pacifica dei conflitti e nella salvaguardia dei diritti umani: oggi la Convenzione stipulata a Ginevra nel 1949 sul diritto internazionale umanitario è spesso disattesa; gravi crimini di guerra hanno costellato i conflitti degli ultimi 30 anni, sia in Europa che altrove, ma su questo non si può cedere, alla prerogativa della forza, oggi anche coadiuvata dalla tecnologia, occorre mettere la mediazione, l’equilibrio e il diritto al centro di ogni contenzioso>>.

Rispondendo alle tante domande degli studenti, l’ambasciatore Barlozzetti, sui conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese ha evidenziato l’incessante impegno della Croce Rossa Internazionale, sottolineando tuttavia l’indubbia difficoltà di riuscire a mettere la pace e i diritti umani al centro dei processi di crisi, e quindi la necessità di non abbassare mai la guardia difronte alle derive violente della politica.