Complimenti! Gabriele Frescucci ha regalato all'Umbria un titolo europeo master sui 10mila metri!

Orvieto, terra promessa per marciatori e fondisti. Sono ora diventati tre i rupestri autori di imprese e titoli sportivi nell'atletica leggera che vanno oltre i confini nazionali. Romolo Pelliccia e Valeria Pedetti sono in buona compagnia. A loro si è aggiunto Gabriele Frescucci, laureatosi Campione d’Europa sui 10mila ai campionati Master in corso di svolgimento a Madeira in Portogallo, con il tempo di 34'24". In quanto fatto da Gabriele c’è il meglio di quanto un atleta possa desiderare: forza, orgoglio, umiltà, determinazione, passione, costanza. La partenza verso il grande traguardo si era materializzata in occasione della Staffetta dei Quartieri 2018 alla quale assisteva quale spettatore portante a spasso una quindicina di Kg in più rispetto agli attuali. L’attività agonistica l’aveva messa da parte sette anni prima e fu una frase di Carlo Moscatelli, versione speaker e ancora detentore del record di frazione resiliente da quasi 25 anni, a spostare nuovamente il cursore su Play. Quel record andava migliorato e voleva essere lui l’esecutore. Iniziò affidandosi al miglior mentore, Alessio Stocchetti. Il Prof. buttò giù un programmino non male prevedente allenamenti per 5 giorni alla settimana che fa un totale di 350 Km al mese e 4200 in un anno. Oggi, 2025, il Gabru corre tutti i giorni percorrendo circa 500 Km ogni mese essendoci degli obiettivi sportivi sui quali puntare. Non appena ripresosi dalla fatica ha subito avuto belle parole per il suo team come per i ragazzi nei quali s’imbatte ogni giorno al polisportivo L. Muzi. Con la squadra, l’allenatore Natale Mogetti, sempre prodigo di consigli utili, con Michele Giorgi e Marco Menichetti, medico fisioterapista e osteopata che lo curano al meglio, ha inteso condividere i meriti del risultato. Ha anche spronato i più giovani a crederci sempre mettendosi a loro disposizione spendendo con gli stessi le esperienze accumulate in questi sette anni. Ascoltiamo come racconta l’impresa portoghese: “Era il mio obiettivo per quest’anno e c’abbiamo lavorato per undici mesi. Ho partecipato ai campionati italiani e ad altre gare ma, sempre, con la testa rivolta agli europei. La prima sensazione, una volta arrivato a Cabo de Lagos (arcipelago di Madeira) ho subito avuto buone sensazioni dalla pista. Un po’ meno dall’intenso calore accompagnato da un tasso d’umidità elevato. Osservare le gare precedenti a quella sui 10mila cui partecipavo mi è stato d’aiuto avendo notato un calo generalizzato degli atleti che avevano scelto una partenza molto spinta. Sono partito con il mio ritmo, addirittura leggermente più basso, facendo attenzione a ciò che succedeva intorno. Due spagnoli, partiti forte, sono stati i primi a cedere. Ai 5000 mi sono trovato davanti con circa 20” di vantaggio sul primo inseguitore, salito ulteriormente al settimo Km. per consigliarmi di congelare il ritmo preservando le gambe anche in vista dei prossimi impegni”. Cos’hai provato tagliando il traguardo: “ Una gioia indescrivibile, assolutamente imparagonabile a quella provata in altri eventi. Vincere un Europeo è veramente il massimo”. Avevamo sentito dire di un po’ di mal di gola: “ Ero carico , come si dice, e in gara non lo ho più sentito” Hai parlato di altri impegni. Non ti basta? “ Certo che sì. Mi sento proprio appagato, però cercherò di dare una mano alla squadra, SM45, prendendo parte alla gara cross di 8 Km e ai 10000 su strada in calendario nei prossimi giorni. In entrambe, oltre quella individuale, c’è la classifica a squadre dove potremmo fare bene”.,