"La squadra a fine gara deve andare sempre sotto la curva dei tifosi: è una forma di rispetto"

24.09.2025 16:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"La squadra a fine gara deve andare sempre sotto la curva dei tifosi: è una forma di rispetto"

Esordio amaro per Piero Braglia sulla panchina del Perugia, battuto in casa dalla Sambenedettese. Nel post partita il tecnico ha analizzato la gara, l’espulsione che lo ha visto protagonista e il rapporto con i tifosi: "Non è stato un bell’esordio, siamo stati ingenui più di loro. Avevamo ripreso la partita, l’avevamo riportata in parità, ma non si può lasciare un uomo libero al limite dell’area. Tutti schiacciati verso la porta, Kanoutè arriva in ritardo e subiamo il gol. Queste situazioni non sono concepibili, bisogna stare zitti e svegliarsi, perché se non porti a casa risultati entri in un vortice da cui è difficile uscire."

Sull’espulsione rimediata dopo pochi minuti, Braglia ha aggiunto: "Uno alza il braccio e dice fallo, non è che per questo puoi buttare fuori una persona dopo 40 minuti. L’arbitro ha detto che l’ho mandato a quel paese, ma non è vero: non l’ho offeso. Capisco che ci siano direttive, mi adeguerò, ma così si interrompe troppo il gioco. Il VAR? Può essere un aiuto, ma deve prendere tutta l’azione, non basarsi su un solo dettaglio".

Infine, il tecnico ha richiamato la squadra all’importanza del rapporto con la curva: "Non mi è piaciuta una cosa. Noi dobbiamo andare sotto la curva sempre, che si vinca o si perda. Non si scappa dal campo: prendi applausi o fischi e te li tieni. È una forma di rispetto verso chi ti viene a vedere. Questa è la mentalità che dobbiamo avere. Oggi potevamo portare a casa un risultato, ma l’ingenuità e la poca attenzione ci hanno condannato. La tranquillità non te la danno le chiacchiere, ma i risultati."