"In questo Perugia le scelte sono tutte mie ed ho fiducia: le frizioni con la società fanno parte della normalità"

La parole al direttore dell'area tecnica del Perugia, Mauro Meluso, dopo il deludente avvio stagionale della squadra. "Si sappia che sul mercato ho agito in maniera autonoma, visto che sono stato messo nelle condizioni di farlo e ringrazio la proprietà. Sono state tutte scelte mie e il presidente ieri scherzava che non gli ho preso nessuno dei giocatori che diceva lui. Grazie a Borras, Eleonora Massetti, Antenucci, Marino e D’Andrea abbiamo cercato di fare del nostro meglio e pensiamo di avere allestito una squadra che può lottare per le prime cinque posizioni ma con il concetto della sostenibilità, di cui parlai il giorno del mio arrivo. Ho sempre pensato che invece di far spendere soldi alla proprietà è basilare mantenere l’entusiasmo di Faroni. La proprietà ha investito tanti soldi e abbiamo un delta negativo di previsione. Dobbiamo dunque ringraziare chi ci fa fare questa annata fuori dalla sostenibilità oggettiva. Poi c’è la sostenibilità soggettiva, ho la possibilità di farlo e lo faccio. Ma un club che incassa uno e spende sei non è destinato a continuare in eterno. Mi ero sbilanciato sul 70 per 100 della rosa in ritiro, ma non sono andato molto lontano. Mi scuso, c’è stato anche un ritardo che pensavo di poter colmare. Faccio gli interessi del club in maniera riservata, a volte riesce e a volte no. Tanti nomi trattati erano prime scelte e non sono usciti, abbiamo dovuto fare interventi all’ultimo, potevamo prenderne altri e poi abbiamo scelto, sono le logiche del mercato. Sono arrivati prestiti ma la maggior parte hanno il diritto di riscatto. Per Nwanege c’è un contro riscatto che rappresenterebbe una notevole plusvalenza, per Terrnava c’è diritto, ci abbiamo ragionato a fondo. Su Manzari come Montevago c’è diritto di recompra del Sassuolo. Ma le scelte sono state fatte sempre in funzione di fare del nostro meglio per la squadra. Siamo in linea con quello che ci eravamo prefissati, non mi nascondo, i risultati non sono soddisfacenti ma sono fiducioso. Quando crescerà la condizione e l’amalgama, sono sicuro che con il tempo la squadra riuscirà ad esprimersi bene e tireremo le somme. Le difficoltà ci sono, non c’è mai stata un’annata tranquilla che le vinci tutte, qualche tensione c’è sempre come in tutte le famiglie. Non sono soddisfatto, non posso esserlo, ma è evidente che abbiamo lavorato con difficoltà oggettive. Da quando la nuova proprietà ha acquistato il club, le difficoltà riguardavano il passato e ce ne siamo fatti carico tutti. Sono soddisfatto invece in prospettiva futuro e rifarei la stessa scelta. Le frizioni con la società rientrano nella normalità e se parlate con gli altri presidenti che ho avuto, di visioni differenti di disaccordi ce ne sono state. Fa parte del gioco. L’aspetto tecnico non è marginale, è preminente, ma tutti gli allenatori e Piero è tra quelli, hanno la possibilità di cambiare la loro tattica. Ha giocato a quattro e a tre, non trovo problemi. Dovevamo dare una scossa dal punto di vista psicologico e abbiamo preso un allenatore che è una garanzia, ora i giocatori ci devono dare delle risposte, senza per questo gravarli di eccessive responsabilità. Per i giocatori fuori rosa possono abbiamo ancora posti in lista, non ne abbiamo parlato. Sono state giornate frenetiche, ne parleremo, non credo ci sia la possibilità, vedremo strada facendo. La gara di Ravenna è emblematica, 35 minuti da squadra che sa cosa deve fare, gioca palla a terra, si impone e poi di colpo la paura ha preso il sopravvento e diventiamo involuti. Per quanto riguarda gli svincolati ho già avuto modo di parlarne con il presidente e Borras e c’è disponibilità ma dobbiamo trovare un giocatore adatto se dovesse servire. Megelaitis aveva già giocato, era allenato e sul pezzo. Oggi se vai a prendere uno svincolato è difficile trovarlo pronto, è una valutazione da fare, vedremo. Lewis purtroppo al 99 per 100 dovrà subire un nuovo intervento, si è fatto valutare in Olanda da un suo chirurgo di fiducia. Riponevamo molta fiducia in lui. L’infortunio di Riccardi non ci voleva, dobbiamo fare di necessità virtù. Nwanege e Megelaitis sono affidabili, andiamo avanti e speriamo di recuperare chi sta fuori”.