Iniziativa di solidarietà nel segno di Nicolò Filippucci: raccolta fondi a favore di Italo Leali, malato di Sla

17.09.2025 10:25 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Iniziativa di solidarietà nel segno di Nicolò Filippucci: raccolta fondi a favore di Italo Leali, malato di Sla

Gran bella iniziativa da parte della community Nicolò Filippucci Fan Page di facebook, dedicata all'artista perugino lanciato dalla scuola di "Amici" di Maria De Filippi, che ha promosso una raccolta di fondi a favore di Italo Leali, da tre anni affetto da Sla ed ora tetraplegico, che continua la propria attività di direttore artistico. Italo comunica solo con gli occhi e attraverso un sintetizzatore vocale ma dal suo letto-postazione continua ad organizzare iniziative ed eventi musicali, ora in beneficenza per la ricerca a favore della lotta alla malattia. E al suo richiamo sono già accorsi molti dei nomi più noti del jazz italiano e non solo: da Rita Marcotulli a Roberto Gatto, a Enzo Pietropaoli. Così è nato Tuscia in jazz for Sla, un festival ricco di appuntamenti durante tutto l'anno: una goduria per gli appassionati e una bella spinta ai fondi per la ricerca. Una sfida cominciata grazie ad una campagna avviata da Leali insieme ad un giornale locale, Tusciaweb, che si è estesa a macchia d'olio: hanno aderito le istituzioni, la politica, personaggi famosi che hanno le loro radici sul territorio, cantanti come Marco Mengoni, attori come Marco Marzocca, lo chef Giorgione e molti altri. Il cartellone è ricchissimo e corre lungo tutto l'arco dell'anno, nelle location all'aperto della Tuscia per i concerti di primavera ed estate, fino all'appuntamento in teatro che metterà insieme un trio d'eccezione, Rita Marcotulli, Enrico Pieranunzi e Dado Moroni. "Anche se la Sla - racconta - ti leva la possibilità di credere nel futuro. Molti di noi malati scelgono la morte piuttosto che affrontarla. Non riescono a sopportare sia il peso della malattia, che vivere senza la speranza di una cura. Io stesso a luglio 2024 sono stato vicino a quella scelta e devo dire grazie a mia sorella Alessia e ai medici del Centro Clinico Nemo, che mi hanno convinto a fare la tracheotomia. Quello è il momento dove fai la scelta se vivere, accettando la malattia, o morire lasciandoti piano piano soffocare. Io ho scelto di vivere per mia figlia, per i miei cari e perché ritengo che la vita è e resta meravigliosa. Per queste ragioni e perché sono stanco di vedere gente lasciarsi morire, ho scelto di combattere di fare qualcosa usando ciò che avevo costruito". Così è nato il Tuscia in jazz for Sla. "All'inizio non riuscivo ad ottenere grandi risultati, poi a dicembre è arrivato il direttore di Tusciaweb Carlo Galeotti e tutto è cambiato. Abbiamo creato una campagna a cui hanno aderito 30 comuni, università della Tuscia, Vescovo di Viterbo, il presidente della regione Lazio, il vicepresidente del consiglio regionale, Unindustria, Ance Viterbo e decine di privati". La battaglia di Leali, che cerca sempre di essere presente ai concerti, è doppia: sensibilizzare le persone e incentivare la ricerca sulle malattie rare, "quelle che rendono meno" e cerca di dimostrare che "un'altra strada è possibile".