"L'Ascoli si è dimostrato più forte di questo Perugia:abbiamo cercato di metterli in difficoltà e per un'ora ci siamo riusciti"

14.09.2025 22:37 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"L'Ascoli si è dimostrato più forte di questo Perugia:abbiamo cercato di metterli in difficoltà e per un'ora ci siamo riusciti"

Il tecnico Vincenzo Cangelosi ha commentato la gara persa con l’Ascoli al Curi. "Capisco che era una partita sentita ma se una squadra si dimostra superiore non c’è nulla di offensivo, si può perdere visto che si sono dimostrati più forti. L’Ascoli ha dimostrato di essere una delle migliori squadre viste finora, noi abbiamo fatto bene ma sfruttiamo male le occasioni. Poi ragionando sul campanilismo è un altro discorso, io faccio i complimenti all’Ascoli che ha grossa organizzazione. Abbiamo cercato di metterli in difficoltà e per un’ora ci siamo riusciti ma non si può pensare di fare una partita di grossa intensità in fase difensiva e poi quando hai la palla dai una brutta impressione. Mi rendo conto che io sono l’allenatore e io devo aggiustare la baracca ma il problema è quello. Siamo delusi, ma dobbiamo lavorare, non dobbiamo mollare e ci può stare perdere contro una squadra forte e organizzata, il gioco si sviluppava un’azione a noi e una loro, nel primo tempo qualche volta siamo arrivati in porta e abbiamo preso un palo con Giunti ma loro davano la sensazione di una maggiore decisione. La squadra ha capito cosa deve fare ma non riesce a farlo nella fase offensiva, poi diventa un problema mentale ma dobbiamo avere la perseveranza di non mollare a prescindere dai moduli per togliere i difetti, la ritengo più un problema psicologico. Sono cose alienabili quando arriva una vittoria, quella ti fa scattare dentro qualcosa di diverso. Il primo tempo lo abbiamo fatto come avevamo preparato, ma dobbiamo evidentemente aggiustare la gestione dei tanti palloni che conquistiamo. Abbiamo marcato uomo a uomo dappertutto per non farli giocare ma se poi rubi palla e la regali quasi subito devi ricominciare a lavorare sulla pressione, nel secondo tempo anche per caratteristiche ho preferito cambiare chi aveva speso di più. Il rigore piuttosto casuale ha sbloccato la partita più dal punto di vista mentale che fisico. Abbiamo dei difetti e dobbiamo migliorare nel giocare nello spazio a fronte del problema cronico che siamo lenti e giochiamo sempre la palla sui piedi, buttandoci poco negli spazi ed è da febbraio sto cercando di cambiare questa cosa, Kanoute ad esempio da centravanti si muove più libero come è accaduto a Gubbio e sulle fasce negli spazi ci va poco. Il calcio non è sport che si può giocare da fermi. Sullo 0-0 devi muovere la palla, non avendo saltatori devi crossare direttamente come nell’episodio del cross di Yabre per Angella. Sono cose che proviamo. Variamo di volta in volta poi sono loro in campo a scegliere la soluzione migliore. E’ un discorso anche psicologico, sullo 0-0 non abbiamo avuto problemi mentali dopo sì, dopo il gol, ma non vedo tutti questi problemi caratteriali, una squadra che non ha carattere non fa la partita che abbiamo fatto noi per un’ora. Ho cambiato nella ripresa inserendo Matos perchè mi serviva un uomo di raccordo, stavamo cominciando a calciare troppo lungo, se lo fai la squadra si spacca. Il problema è quando riconquistiamo la palla, una volta siamo partiti in cinque a campo aperto e Giunti ha regalato palla a loro, cosa che non sta in cielo né in terra. Il problema è tutto lì. Ma non mi tiro indietro, farò di tutto per cambiare questa cosa. Lavoriamo sull'attacco da quando sono arrivato, in tutte le esercitazioni, è l’unico modo. Sull’intensità, lo ripeto, per un’ora abbiamo fatto nel modo giusto poi il gol ci ha condizionato psicologicamente e ho cercato di aggiustare tutto con i giocatori che ho a disposizione. Dobbiamo lavorare di giorno in giorno e migliorare, è l’unica medicina che conosco, migliorando le lacune e cercando di fare risultato. Non vado mai nello spogliatoio quando finisce la partita. C’è tensione e adrenalina, a fine gara meglio non dire nulla, non so l’umore  dei ragazzi che non credosia  felice, Manzari credo abbiamo accusato un risentimento all’adduttore, spero nulla di grave. Ritengo che questa squadra ha tanti giocatori che possono fare i titolari, potremmo individuare l’undici definitivo e andare avanti con quello ma a fine anno sarebbero scoppiati, tutti dovranno essere pronti e quando c’è l’opportunità, io li ruoto in base alle caratteristiche, oggi ho scelto un centrocampo che aveva giocato l’anno scorso, c’è anche il discorso delle quattro partite in pochi giorni che ci aspettano. Giunti? L’ho tolto perchè ho cercato di avere due giocatori freschi uno come Tumbarello e la qualità di Joselito. Dobbiamo concentraci su di noi e pensare a migliorare, non pensiamo se giochiamo col Ravenna, dobbiamo aggiustare cosa non ci riesce, continuare a metterci l’intensità della prima ora di oggi migliorando cosa ci manca, ovvero la costruzione della fase offensiva che è troppo limitata in base a quello che facciamo in settimana e lo sappiamo”.