Il 26 settembre a Branca torna "Pizza Caterina", promossa da "Gli amici di Cate" per aiutare la bambina affetta da SMA

17.09.2025 08:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Il 26 settembre a Branca torna "Pizza Caterina", promossa da "Gli amici di Cate" per aiutare la bambina affetta da SMA

Altra gran bella iniziativa dell'associazione "Gli amici di Cate" che "a grande richiesta" organizza la terza edizione della "Pizza Caterina" per festeggiare la fine dell'estate. Appuntamento il 26 settembre dalle ore 20 presso la Pro Loco di Branca per gustare, ridere e brindare e ballare con Dj Pasto. I biglietti per partecipare all'iniziativa sono già disponibili da tempo a 15 euro (gratuito sino a 5 anni) a Gubbio presso nei seguenti punti vendita: Bar della Stazione; Don Navarro; Ars Orafa; Sotto Spirito; Bar Fontevole; Zip Bar; La Briciola; Geko Bar. Il ricavato andrà a sostenere l'attività della stessa associazione nata il 19 marzo 2019, a Gubbio, per essere vicina a Caterina, una bambina affetta da SMA. L'idea di creare un'associazione è nata da un gruppo di amici, che conoscendo le difficoltà quotidiane che Caterina e la sua famiglia devono affrontare, in maniera del tutto spontanea, ha voluto mettere insieme le proprie forze e le proprie energie per creare un'associazione aperta a tutti e che ha come unico scopo "il supporto" a Caterina e la sua famiglia. La SMA (Atrofia Muscolare Spinale) è una malattia genetica, che fin dai primi mesi di vita, colpisce le cellule nervose del midollo spinale, quelle che trasmettono gli impulsi ai muscoli volontari degli arti. Un bambino con la SMA, non può gattonare, camminare volontariamente, controllare il collo e la testa e, nei casi più gravi, addirittura nemmeno deglutire. La SMA non colpisce le capacità mentali, le limitazioni fisiche rendono i bambini affetti da SMA capaci di una grande intelligenza e di una spiccata carica emotiva. Caterina è tutto questo: non ha mai gattonato, non può camminare, nè muoversi liberamente, ma è dotata di un'intelligenza vivacissima e di una carica vitale invidiabile. E' ovvio, però, che per lei e i suoi stupendi genitori, Silvia e Giacomo, affrontare la quotidianità presenta difficoltà continue. Caterina ha bisogno di essere assistita continuamente, ha bisogno di essere "aspirata" e controllata nella respirazione, ha bisogno di cure mediche lontano dalla sua città, di fisioterapia, di logopedia, ha bisogno di vivere in una casa che si adatti alle sue esigenze e le permetta di muoversi autonomamente con la sua "macchinina". Caterina, malgrado la sua voglia di stare con i suoi compagni, non ha potuto frequentare la scuola materna, perchè di barriere architettoniche ne esistono ancora tante. Caterina, grazie alla caparbietà dei suoi genitori, riesce a frequentare (con tanto impegno e ottimi risultati) la scuola elementare, supportata da un'insegnante di sostegno e da un'infermiera. Per poterle essere sempre vicino i suoi genitori hanno dovuto sacrificare il loro lavoro: Giacomo, il babbo, dipendente presso un'impresa del comprensorio ha usufruito di 2 anni di aspettativa (il massimo), dopodichè Silvia, la mamma, coo-titolare di una parrucchieria, ha abbandonato la sua professione. Senza remore e senza rimpianti, con la consapevolezza che i bambini SMA, come tutti i bimbi, sono una gioia e un arricchimento per i genitori e per tutti coloro che non si fermano alla malattia. "Gli amici di Cate" non vogliono fermarsi alla malattia, perchè Caterina è tanto di più e proprio per questo si merita tanto di più.