Trasimeno sotto choc! Parroco in carcere con accuse pesantissime! La gente sconvolta

03.08.2021 18:03 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Trasimeno sotto choc! Parroco in carcere con accuse pesantissime! La gente sconvolta

L'Umbria è sotto choc (LINK per altro articolo). In particolare la comunità del Trasimeno. E' stato infatti arrestato ed è in carcere un parrocp tra i più noti dell'intera area lacustre con accuse pesantissime. Ovvero di avere compiuto atti sessuali a distanza con un ragazzo di diciassette anni, con la complicità della mamma del ragazzo. I carabinieri sono entrata in azione in base ad un’ordinanza del gip di Palermo. Il prete che è finito in carcere a Spoleto è don Vincenzo Esposito, 63 anni, parroco di San Feliciano di Magione. Secondo le indagini dei militari della compagnia di Termini Imerese, la donna, cinquantenne, avrebbe acconsentito, ricevendo denaro, che il figlio in chat avesse rapporti virtuali con il sacerdote. Il figlio della donna potrebbe essere solo una delle vittime: i carabinieri siciliani indagano infatti per appurare se altri minorenni siano stati adescati dallo stesso sacerdote. L’ordinanza di custodia cautelare è firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo e parla di “perverso modus operandi in spregio a principi religiosità“. Il Gip nell’ordinanza cita una telefonata in cui il sacerdote arrestato - secondo fonti di agenzia - “pur dimostrandosi compiaciuto del video a contenuto sessuale ricevuto” dal ragazzo di 17 anni, “ne pretende un secondo di identico contenuto dov’è possibile vedere anche il volto del minore al momento dell’orgasmo”. “Mandamene uno dove si vede il tuo volto mentre godi…che mi piace molto..”, dice il prete al giovane. Così il dialogo tra i due: “Va bene…si vedrà…Poi ci dico…il regalino non lo deve fare? Non…non pretendo…se…se lo vuole fare…se non lo vuole fare…niente!”, dice il ragazzo. E il prete: “Non ho capito…”. “Ci dico il regalino me lo vuole fare però?”, replica il ragazzino. “Eh ma quante volte di devo fare sto regalino…una volta ti ho mandato pure i soldini…non hai fatto niente lo stesso…”, risponde il religioso. “Mandami questo video come ti ho detto io…”, insiste il prete. “Oppure fai un video in diretta…”, gli dice ancora. Il prete doce quindi che già in passato gli aveva mandato dei soldi, apparentemente pagati alla madre della giovane vittima. Sebbene allo stato della delle indagini, non sia affiorata la prova certa di incontri diretti o rapporti sessuali avvenuti di presenza fra il parroco ed i minori, si delinea ugualmente una condotta di estrema gravità penalmente rilevante, potendo affermarsi che, con cadenza quasi giornaliera” il sacerdote arrestato “è solito intrattenere rapporti telematici di natura esclusivamente sessuale con soggetti di minore età, li induca a compiere atti di autoerotismo, talvolta in presenza fra di loro, dietro la promessa e corresponsione di somme di denaro che vengono caricate sulle carte post pay in uso ai minori stessi”. E’ quanto scrive il gip di Palermo Fabio Pilato nella ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere il prete umbro per prostituzione minorile aggravata.