E come riparte il beach volley? Anche al lago Trasimeno (e non solo) aspettano di conoscere i dettagli...

27.05.2020 15:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
E come riparte il beach volley? Anche al lago Trasimeno (e non solo) aspettano di conoscere i dettagli...

Il beach volley, tra le attività più praticate in estate sulle spigge del Trasimeno e non solo, si unisce da nord a sud per far ripartire le attività in sicurezza.  8 società di beach volley (BVA Gianni Mascagna, iBeach Dionisio Lequaglie, BVU Thomas Casali, BVU Gianluca Casadei, GTA Andrea Raffaelli, BVCA Eugenio Amore, BVS Paolo Ficosecco, BSM Filippo Cecchini), tra le più importanti d’Italia, hanno redatto una lettera aperta a tutto il movimento per far arrivare a gran voce l’i nadeguatezza del protocollo emanato dalla Federazione Italiana Pallavolo che, con queste disposizioni, sta mantenendo ferme tutta l’attività. Sono ormai quasi tre mesi che le società di beach volley hanno interrotto gli allenamenti  (‪22 febbraio‬ in Lombardia e il 9 marzo nelle altre regioni); questo periodo di inattività si sta protraendo e sta diventando sempre più insostenibile da un punto di vista economico, con perdite che stanno mettendo in seria difficoltà la sopravvivenza delle Società stesse e a rischio il lavoro di molti collaboratori sportivi. L’insofferenza delle Società si è fatta sentire ancora di più negli ultimi giorni quando gli altri sport hanno potuto riprendere attività e allenamenti. L e società di beach volley, invece, sono ancora ferme al palo a causa di un protocollo Fipav inadeguato che non permette in alcun modo la ripresa degli allenamenti.

“ Ci chiediamo Il motivo per cui non è stato previsto un protocollo specifico per il beach volley che è una disciplina completamente diversa dalla pallavolo, nella quale in un campo di 64mq ci sono 2 atleti che possono mantenere senza troppi problemi il distanziamento. Il protocollo FIPAV fa inoltre riferimento, per assurdo all’uso delle scarpe e al numero massimo di 12 persone presenti contemporanea\mente nell’impianto, ignorando completamente le dinamiche nel mondo del beach volley, del tutto differenti dalla pallavolo” spiegano i rappresentati delle Società firmatarie.

Alla luce di queste riflessioni, nell’esigenza di far ripartire al più presto l’attività di base dei corsi, motore economico trainante delle società di beach volley e dei centri sportivi ad esso dedicati, le Società propongono un ri pensamento del protocollo, con alcuni accorgimenti:

– Massimo 8 persone per campo (16mq a disposizione ad atleta);

– Consentire il passaggio della palla;

– Nelle esercitazioni sintetiche il divieto di muro;

– Nelle esercitazioni di gioco il divieto di muro e la limitazione del campo con un corridoio centrale

Tali accorgimenti garantirebbero il mantenimento del distanziamento sociale. 

Regole simili sono già state adottate in Germania dove sono ricominciati sia gli allenamenti agonistici sia le attività amatoriali e dove ‪il 13 giugno‬ prenderà il via il campionato nazionale.  

Il movimento si augura che questi suggerimenti possano determinare una revisione del protocollo che permetta una ripresa immediata dell’attività ed il ritorno al gioco nel più breve tempo possibile.