"I soldi per il Perugia? Lo scorso anno sono stati spesi 10 milioni di euro, quest'anno siamo già a 5 milioni"

Conferenza stampa del direttore generale del Perugia, Hernan Garcia Borras, dopo la chiusura del calciomercato. “Di mercato ne potrete parlare dopo il 17 settembre con Meluso, quando avrà terminato la squalifica, ma io vi dico che a gennaio abbiamo iniziato il nostro lavoro di calciomercato con il blocco e nonostante questo abbiamo contrattualizzato cinque giocatori, più sette in questa sessione. Il totale fa 12, di cui 8 a titolo definitivo, 2 con opzione a favore e 2 sono prestiti, non perché non li volevamo, ma perché entrambi hanno opzione di recompra. Come per Montevago che è di nostra proprietà ma c’è la Samp che ha l’opzione di recompra, che non si può vendere. Questo è il motivo per il quale non abbiamo preso questi due giocatori. Inoltre abbiamo tre giocatori che erano richiesti da squadre di Serie B e che abbiamo trattenuto. Questo vuol dire che sono tre giocatori forti. Potevamo prenderne di più per fare numero ma non per migliorare. Io dico che abbiamo fatto un ritiro top in Argentina, abbiamo migliorato il settore medico, i campi di allenamento, il Curi. Tutti aspetti che fanno parte di un percorso di crescita. Il rapporto con Meluso è ottimo e lui è un grande professionista. Abbiamo fiducia nel suo lavoro e in quello di Angelo Antonucci e Vincenzo Cangelosi, che in tre hanno 100 anni di esperienza nel calcio professionistico. Meluso ci ha proposto di fare altre due o tre operazioni ma poi abbiamo deciso di non farle perché avrebbero soltanto aumentato il numero di giocatori. Questa è una nuova cultura del lavoro. Mi piace molto parlare con i tifosi e comprendo il loro malcontento ma noi stiamo lavorando per il futuro non solo per il presente. Abbiamo fatto una festa dei 120 che ha portato molto entusiasmo. Ma questo deve essere accompagnato dai risultati e noi ci stiamo lavorando in un percorso di due anni. Abbiamo fatto un’offerta per un calciatore prima del ritiro e ci disse che aspettava la B, non accettando la nostra proposta. E la stampa ha parlato per 45 giorni di questo giocatore, creando un’aspettativa che per noi era già finita. Siamo arrivati in una società che era finita strutturalmente e calcisticamente anche. La società ha speso 10 milioni nel primo anno e 5 quest’anno. Io non posso cambiare la storia, l’ultima serie A è stata 20 anni fa a Perugia, quando parlo con un ragazzo di 30 anni è molto diverso che quando parlo con uno di 50. Abbiamo trattato tutti i profili richiesti nonostante i due giocatori fuori rosa, che hanno un peso salariale molto importante. Per noi questa non è stata una limitazione. Abbiamo portato a Perugia dodici calciatori in sei mesi e ne abbiamo tenuti tre richiesti da una categoria superiore. Non ci sono squadre molto deboli prima di iniziare la partita, il girone per me è molto tosto. Siamo preparati a competere, e non per la salvezza. Abbiamo preso quelli che volevano direttore e mister. Quando arrivò Joselito si parlava di giovane che ancora non aveva giocate tra i pro e invece guardatelo ora. Comprendiamo i tifosi ma vogliamo fare un lavoro volto a programmare negli anni. A Ferrara c'è stata un’opportunità che ha colto un amico del presidente che conosciamo perché abbiamo lavorato insieme qui. Magari in futuro ci sarà l’occasione di collaborare. Meluso ha ottimi rapporti con diverse società. Loro oggi stanno in Eccellenza, quindi è difficile fare una collaborazione. E’ solo un amico del presidente che ha comprato un club e che alla prima partita hanno fatto 6mila spettatori. Il Perugia ha speso 10 milioni lo scorso e quest'anno siamo già a 5 milioni. Oggi la fideiussione è di 2milioni e 50mila euro. Ma come cambio il pensiero dei tifosi se mi si fanno sei domande sulla fideiussione e ti rispondo sei volte che non c’è problema di soldi? Stiamo sempre meglio e sempre manca qualcosa, campi, strutture, è un percorso. Abbiamo aumentato la massa salariale del 40 per 100 rispetto all’anno scorso e raddoppiato la fideiussione. Quando parliamo di sostenibilità diciamo che questa società spende 500mila euro al mese. Un giocatore di 35 anni non è una scelta sostenibile, un ragazzo giovane che ha futuro può avere un valore e allo stesso tempo essere competitivo in questo campionato. Poi biglietti, sponsor, tutte le componenti. La sostenibilità è a 360 gradi. Lisi e Bartolomei non fanno parte della rosa. Dopo la fine della partita con il Bra c'era il disappunto del presidente Faroni, perchè potevamo aver vinto. Un campo difficile è vero e anche l’arbitro ha sbagliato con l’espulsione. Eravamo arrabbiati per tutte le situazioni. Abbiamo fatto una preparazione molto tosta che consenta di essere in forma per tutto il campionato, siamo ancora alla seconda giornata. Abbiamo preso calciatori che ci sono stati chiesto da ds e tecnico. Alcuni calciatori possono fare più ruoli. Ma io non posso parlare di moduli. Siamo molto tranquilli e anche molto concentrati nel nostro percorso e non siamo penstiuti di aver preso la società. Abbiamo fatto tanto e c’è da fare tanto. Stiamo facendo tutto quello che sentiamo di dover fare. Oggi Messi si sta allenando nello stesso campo dove ci siamo allenati noi in estate. Vogliamo continuare con convinzione il nostro percorso. In questa stagione vogliamo competere sia in campionato e in Coppa Italia”.