"Ho visto qualcosa di buono ed a Pineto aspettiamoci un Perugia diverso"

Il tecnico del Perugia, Piero Braglia, ha presentato la gara Pineto-Perugia di domani in Abruzzo. parlato in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro il Pineto, valevole per la decima giornata di campionato. Ecco le sue parole. “In queste settimane ho sempre visto qualcosa di buono, poi però la domenica niente e quindi è meglio che sto zitto. Dico solo che i ragazzi lavorano bene, poi però come sempre dobbiamo dare il massimo di noi e cercare di portare a casa i risultati perché perdere sei gare di seguito al Perugia non esiste. Dobbiamo fare una grande partita se vogliamo portare a casa il risultato. Ci deve scattare qualcosa dentro. Abbiamo apprezzato il comunicato dei tifosi. Ha unito le persone attorno a questa squadra. Penso sia doveroso per noi dare il massimo e si vede in campo quando lo fai. Non esiste una partita che tu perdi e non prendi un giallo! L’ho detto ai ragazzi. Io mi prendo le mie responsabilità ma dobbiamo metterci tutti qualcosa in più. E’ arrivato il tempo di dimostrare che non siamo questi. Mi appello all’orgoglio di questi ragazzi. Parlano i risultati, ma se tu guardi gli allenamenti, diresti che questa è una squadra che viaggia. Poi però in campo la domenica non si vede niente. Addirittura si provano delle cose sui corner e poi si fa il contrario. C’è un qualcosa che li blocca o che li impaurisce. Io un’idea me la sono fatta ma la tengo per me. I giocatori devono dimostrare in campo quello che le persone si aspettano. Non lo stanno facendo loro, non lo sto facendo io. Abbiamo solo perso. Pretendo di dare il meglio di me stesso e pretendo che lo dia anche la squadra. Io voglio vedere l’anima di questa squadra che finora è andata al minimo. Contrasti vinti pochissimi, zero ammonizioni. Qualche dubbio me lo creo. Le aspettative le stiamo mancando tutte. A calcio oltre che con la tecnica o la tattica si gioca col cuore, coi nervi, con le motivazioni. Da quello che vedo mi aspetto una svolta ogni giornata. Se non sarà così staremo a vedere. Non nascondo la testa sotto la sabbia. Per questa gara ho idee ben precise. Loro lavorano insieme da un anno, da quando è arrivato Tisci hanno entusiasmo. Le chiacchiere sono finite per tutti. Bisogna fare i risultati. Non avremo Matos, Dell’Orco e Bacchin che hanno dei problemi. Angella ha preso una botta alla caviglia ma viene con noi e sono contento di questo. Riccardi sta bene e dovrebbe iniziare la gara dall’inizio. Sto cercando fare una squadra che diventi tosta, che diventi di categoria. Domenica ho scelto di giocare con 3 sotto punta ma poi alla fine non abbiamo prodotto grandi occasioni, a parte i primi 20 minuti. Poi alla prima difficoltà ci siamo sgonfiati. Capisco che quando perdi tante partite, viene meno anche la sicurezza e la fiducia ma bisogna anche capire che bisogna darsi una svegliata da subito. Nessuno ci chiede cose impossibili, ma di fare il nostro lavoro e dimostrare di essere capaci di farlo. A Joselito ho spiegato quello che voglio da lui, meno tocchi, meno suole. Qui le porte sono aperte per tutti ma faccio gli interessi della squadra. Siamo alla ricerca di segnali per aggrapparci a qualcosa. Per come stiamo andando bisogna tener presente tutto. Quello che conta è la squadra, il resto sono chiacchiere. Su Rondolini ho rischiato io, visto chje non giocava nemmeno in Primavera. E’ un ragazzo di prospettiva per il Perugia, come ce ne sono altri, come Perugini. Mi piacciono anche Calzoni e Ciani. Io li guardo eccome i giovani. Ci sono dei ragazzi di valore. La Primavera gioca ad Empoli e gli ho lasciato Brunori e Ciani, altrimenti li avrei convocati”.