Anche la Gazzetta dello Sport esalta la vittoria del Perugia targato Tedesco contro il Livorno
Sono bastati cinque giorni a Giovanni Tedesco per guarire il Perugia, che è tornato alla vittoria dopo sette sconfitte consecutive. La mano del nuovo tecnico (emozionante l’ovazione del Curi che lo ha accolto in campo) si è vista tutta, con la squadra che è tornata a lottare proprio come chiedevano i tifosi (“Noi vogliamo 11 Tedesco” c’era scritto in uno striscione della curva ad inizio gara), mostrando una chiara inversione rispetto alla gestione Braglia, che era subentrato a Cangelosi dopo la quinta giornata. La squadra è apparsa concentrata e rigenerata anche sul piano della corsa, lasciando anche sorpresi per la propria vitalità e l’intensità messa in campo. Nella serata di grande festa è rimasto in panchina al fianco di Tedesco appena 42 minuti Riccardo Gaucci (erano insieme anche al Floriana, a Malta), espulso per proteste. Spetterà comunque a lui (insieme a Walter Alfredo Novellino, anche lui rientrato in società come consulente, con le conseguenti dimissioni di Mauro Meluso) gestire il nuovo corso del Perugia presieduto da Javier Faroni. A regalare la prima emozione alla partita, a metà del primo tempo, è stato l’arbitro, assegnando un rigore al Livorno (per un contatto tra Angella e Cioffi), ma con Tedesco che si è giocato al meglio la carta del Fvs, vedendo revocata la decisione. Poi si è dovuto aspettare la ripresa per vedere il miglior Perugia, che a tratti ha dilagato, costruendo quella vittoria che in casa mancava addirittura da sei mesi (l’ultimo successo risaliva al 27 aprile con il 3-0 al Pontedera). A sbloccare il risultato è stato Kanoute, il cui tiro da fuori area si è infilato in rete sbattendo sul palo e poi sulla schiena di Seghetti: autorete. Lo svantaggio ha annichilito il Livorno dell’ex Formisano (fischiato dal pubblico di casa), che dopo il gol ha ceduto anche sul piano fisico e solo raramente si è presentato dalle parti dell’area umbra. E così arrivato anche il raddoppio con Montevago (che poi ha anche colpito un palo), ribadendo in rete una corta respinta dello stesso Seghetti su tiro di Bartolomei. Gli applausi ed i cori a fine gara dello stadio hanno sancito il ritrovato amore tra i tifosi e la squadra, nel segno di un Tedesco, che dopo 21 anni è tornato ad essere l’idolo della curva.
Ecco le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi 28 ottobre 2025.