"Si può fare il mercato spendendo in lungo e in largo, ma non è logico: questo è già un buon Perugia"

Il Perugia di Vincenzo Cangelosi ha affrontato il suo primo test nel ritiro argentino di Ezeiza, un'amichevole contro una selezione giovanile dell'Independiente di Avellaneda terminata con una sconfitta per 2-1, ma con la nota positiva del primo gol stagionale biancorosso siglato dal giovane Perugini. Dopo quattro giorni di intensi carichi atletici, il tecnico non aveva certo la pretesa di vedere un Perugia già brillante, ma l'incontro ha fornito indicazioni preziose su tutti i giocatori presenti, inclusi i giovani della Primavera. Al termine del match, giocato nel centro sportivo di Avellaneda, Cangelosi ha risposto alle domande dei cronisti via Zoom, delineando le sue prime impressioni e le strategie future.
Il tecnico si è detto soddisfatto dell'andamento del ritiro: «Non ci possiamo lamentare, lavoriamo in strutture molto buone, sia la parte logistica che i campi, abbiamo la possibilità di svolgere il lavoro programmato». Riguardo alla prima uscita amichevole, Cangelosi ha mostrato realismo: «In questa prima uscita sapevamo di poter avere dei problemi ma sono arrivate anche le prime indicazioni sul lavoro che possiamo portare avanti». Non è stata una sorpresa che la squadra risentisse del carico di lavoro: «Sapevo che potevamo avere problemi contro ragazzi che sono già alla seconda di campionato, avevano una gamba diversa dalla nostra, risentiamo di questi quattro giorni di lavoro». L'importante era mettere in pratica le direttive: «ma mi interessava che la squadra mettesse in pratica alcune cose, di tattica abbiamo fatto poco in attesa che arrivassero i giocatori che mancano. Ho cercato di mischiare per vederli all’opera tutti».
Su assenze importanti come Angella e Lewis, il mister ha chiarito: «Per loro abbiamo preparato un programma più specifico, finora hanno fatto il lavoro atletico completo, li conosco e non ho necessità di vederli». Per quanto riguarda Bacchin, un giocatore che conosce bene, Cangelosi ha espresso fiducia: «Non ho bisogno di valutarlo perchè lo conosco, so quanto può dare, l’anno scorso ha giocato in modo diverso, qui il contesto è diverso ma ha le caratteristiche adatte per fare l’esterno offensivo, oggi l’ho visto a destra poi lo vedrò anche a sinistra».
Il neo acquisto Tumbarello ha subito fatto buona impressione: «Che lo conoscevo, ha esperienza e personalità, si fa sentire, guida i compagni, è un aiuto».
Grande attenzione è stata dedicata ai ragazzi della Primavera, con il gol di Perugini che ha rappresentato un segnale positivo. Cangelosi ha spiegato la sua scelta di mischiare giovani ed esperti: «Ho deciso appositamente di schierare in ogni reparto due grandi e un ragazzo mischiando tutti, li volevo vedere all’opera, si son mossi tutti bene per quello che potevano dare, ci sarà tempo, poi per vederli all’opera in maniera più compiuta». Il tecnico ha elogiato il loro impegno: «Devo dire che i ragazzi stanno lavorando molto bene, si impegnano, sono attenti, cercano di seguire, qualcuno è più avanti ma sono ragazzi tutti interessanti, bisogna lavorarci e continuare ad andare avanti, qualcuno lo avevo già visto l’anno scorso, Cottini ad esempio non era tra questi ma ha fatto bene anche lui, bisogna avere pazienza con loro e se ci sarà la possibilità di farli stare in maniera costante con noi non mi creerò problemi».
L'arrivo di Calapai ha aggiunto una soluzione importante sulla fascia: «L’ho chiesto io, il suo arrivo non preclude quello di Corsinelli ma lui era svincolato e abbiamo accelerato un po’ per avere un primo terzino di ruolo. Con me a Caserta ha giocato 38 partite e sempre da titolare, mi dà una soluzione in più. Corsinelli è invece un jolly che può giocare in diverse posizioni».
Riguardo l'andamento del mercato, Cangelosi ha mostrato calma e fermezza: «Io non ho problemi, in pratica siamo partiti con 17 giocatori che non sono pochi, quelli che abbiamo tenuto dopo le valutazioni del caso, normale poi che ci siano le difficoltà del mercato». Il suo approccio è dettato dalla prudenza: «Si può fare il mercato come le 3-4 squadre del girone C che spendono in lungo e in largo, ma io penso che non sia logico se si vuole fare calcio senza correre i rischi che corrono tre squadre di Lega Pro ancora oggi oltre a quelle già penalizzate. Preferisco aspettare un mese in più e non ritrovarmi con penalizzazioni che compromettano la stagione. Il discorso è semplice, quando sono arrivato l’anno scorso la media punti nella proiezione delle 38 partite poteva portare al quarto-quinto posto, quindi non penso che questa sia una squadra di così poco valore come viene dipinta. La base era buona e bisogna innestare qualcosa, il che non vuol dire che per forza chi arriva dovrà essere titolare, normale che ci serve un’altra punta centrale da alternare a Montevago, un altro esterno offensivo, poi se ci sarà occasione un centrocampista e poi dovremo stare attenti nella parte finale del mercato alle occasioni che si presenteranno. Ma le priorità ora sono queste e penso che la società non avrà problemi. Ma ripeto, la base non è così derelitta come viene dipinta».
Infine, sul futuro di Joselito e Giunti, il tecnico ha chiarito che fanno parte del progetto: «Al momento Giunti e Joselito fanno parte del Perugia, non ci sono state richieste, in questo momento sono del Perugia e si giocheranno il posto insieme agli altri, nessuno ha la maglia assegnata. Qui chi merita gioca, non ha nessuno il posto garantito». Sul centrocampo: «A centrocampo se ci sarà l’occasione arriverà un regista anche se ora lo sta facendo Torrasi che a me piace. Non ho urgenza, so che può farlo Joselito ma in ritiro sto cercando di vederlo in un’altra posizione dove secondo me la squadra può ottenere di più, ovvero da mezzala».