Progetto nuovo stadio Curi? Tante le richieste di integrazioni allo studio di fattibilità: tempi lunghissimi

17.04.2024 12:25 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Progetto nuovo stadio Curi? Tante le richieste di integrazioni allo studio di fattibilità: tempi lunghissimi

Scrive doviziosamente Michele Nucci su La Nazione che per il progetto sul nuovo stadio Curi sono state richieste una serie di integrazioni alle proposte dell’Arena Curi srl, da diversi Uffici ed Enti coinvolti nell’operazione. Pochi giorni dopo che il progetto è stato depositato (era il 30 marzo) è stata indetta la Conferenza dei Servizi preliminare che ha lo scopo di indicare al richiedente, prima della presentazione di un’istanza o di un progetto definitivo, le condizioni per ottenere i necessari pareri, intese, concerti, nulla osta, autorizzazioni, concessioni o altri atti di assenso. Venerdì scorso (12 aprile) sono scaduti i termini entro i quali i soggetti coinvolti (Soprintendenza, Regione con Infrastrutture e trasporti, Urbanistica, Opere pubbliche, Arpa Umbria, Asl 1, Coni, Enel, Telecom, Umbra Acque, Saba parcheggi, Open Fiber oltre agli uffici comunali direttamente interessati dai vari interventi come viabilità, opere pubbliche, urbanistica, aree verdi) dovevano presentare la richiesta di integrazioni allo studio di fattibilità. E di richieste ne sono arrivate tante. Tra gli elementi nuovi, quelli del nuovo stadio a Ponte San Giovanni, con i problemi del traffico e della sicurezza ad esempio. E anche Rfi avrebbe messo sul tavolo importanti criticità. Ora è da capire se verranno sospesi i termini della Conferenza per dare l’opportunità ad Arena Curi di presentare queste integrazioni. Di norma la richiesta interrompe i 60 giorni necessari al Comune per esprimersi, ma esiste la possibilità – teorica – che ciò non accada proprio per accelerare e rispettare la scadenza del 28 maggio. Nel precedente progetto i termini erano stati sospesi più volte, ma stavolta sembra tutto procedere molto rapidamente. Molti i rilievi – non solo finanziari – che erano stati mossi al progetto: a iniziare dalla viabilità che era stata definita «peggiorativa», piuttosto che il rischio idraulico o quelli della Asl 1 che prescriveva come il Percorso Verde doveva essere preservato nella sua interezza, mantenuto accessibile e fruibile, compresi tutti gli impianti sportivi già esistenti, senza modificarne, in riduzione, la superficie.