Il nuovo Curi a Perugia? Poco Stadio e molto Centro Commerciale... ma si cerca di andare avanti

22.02.2023 21:48 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Il nuovo Curi a Perugia? Poco Stadio e molto Centro Commerciale... ma si cerca di andare avanti

Scrive Michele Nucci su La Nazione. Due milioni nel 2024, altri due nel 2025 e otto nel 2026. Così dovrebbe essere ripartito l’impegno finanziario del Comune da 12 milioni per la compartecipazione alla realizzazione del Nuovo Curi. Almeno ciò quanto emerge dopo che i tecnici di Palazzo dei Priori hanno visionato il Pef, Piano economico e finanziario presentato dalla Arena Curi Srl, la società che si è appositamente costituita per rifare l’impianto di calcio di Pian di Massiano. Ed è subito evidente una cosa e cioè che se questa Giunta dovesse decidere di assumere un impegno di questo genere, lo farà anche per l’amministrazione comunale che sarà eletta proprio nel 2024: dodici milioni che serviranno proprio a finanziare la costruzione del Nuovo Curi. L’altro elemento di rilievo riguarda le superfici commerciali che la società intende realizzare e poi rivendere. E questo è aspetto non secondario del Pef, il «rischio» imprenditoriale che gli investitori dovrebbero assumersi: l’obiettivo è quindi quello di ottenere la dichiarazione di pubblico interesse prima, poi di vendere quanto realizzato. Spazi che rappresentano una fetta significativa dell’investimento, circa 20 milioni (tanto quanto il costo del solo impianto sportivo). C’è poi l’aspetto che riguarda le metrature previste nel Project: secondo quanto trapelato sono infatti previsti 2mila metri quadrati di uffici, 9.500 di commerciale, altri 2 mila per palestra o centro medico specializzato in riabilitazione sportiva, il ristorante e un albergo con 18 suite (altri duemila metri) che avranno direttamente le poltroncine a disposizione per vedere la partita dalla finestra, primo hotel del genere in Europa con 120 camere. Nella valutazione che dovrà effettuare il Comune ci sono proprio le misure delle superifici, contenute nel Piano particolareggiato che risale al progetto dell’allora Perugia guidato da Luciano Gaucci e che prevedeva 4mila metri quadrati di superficie commerciale, 500 per pubblici esercizi, 900 metri per la ristorazione, mille per gli uffici, 3.500 per esercizi alberghieri. E’ evidente quindi che ogni misura diversa e in aumento (come ad esempio il commercio) avrebbe bisogno di una variante al Prg che tramite procedura semplificata con la Conferenza dei Servizi, vedrebbe il Consiglio comunale quasi obbligato a dare il via libera: altro nodo non da poco.