Pericolo in via XIV Settembre a Perugia per il distacco di un cornicione dall'edificio della Usl

18.09.2025 22:47 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Francesco Gori
Pericolo in via XIV Settembre a Perugia per il distacco di un cornicione dall'edificio della Usl

La recente comunicazione della direzione dell’Usl Umbria 1, che tenta di minimizzare un episodio di potenziale pericolo come un “distacco di porzione di cornicione” in via XIV Settembre, non fa che alimentare la crescente sfiducia dei cittadini nei confronti di una gestione che appare più attenta a difendere le proprie immagini che a tutelare la sicurezza della popolazione e il patrimonio pubblico. Mentre l’azienda sanitaria si affretta a precisare che l’incidente riguarda un marciapiede a sbalzo e non l’edificio stesso, la realtà dei fatti racconta un’altra storia. La struttura del marciapiede, con travi a sbalzo e soletta, versa in uno stato di degrado avanzato, con calcestruzzo compromesso e ferri di armatura ossidati. Un quadro che, se trascurato, potrebbe facilmente degenerare in un vero e proprio rischio per pedoni e automobilisti. Eppure, nonostante le segnalazioni già inviate al Comune di Perugia, sembra che nulla sia stato fatto per intervenire tempestivamente. È questa la vera questione: la mancanza di una politica di manutenzione preventiva e di un’efficace pianificazione che garantisca la sicurezza pubblica. La scusa del “degrado segnalato e in attesa di intervento” appare ormai come un refrain stanco, che nasconde l’incapacità di affrontare con decisione i problemi strutturali di un patrimonio pubblico che, invece di essere tutelato, viene lasciato al suo destino. Dall’altra parte, la vicenda della Casa della Comunità di Monteluce sembra quasi un’operazione di facciata. La Usl si dice “sostenuta” dalla Giunta Regionale e dall’Assemblea Legislativa, con la promessa di un’attività che partirà “dalla prossima settimana”. Ma quanto tempo ancora dovremo aspettare prima che queste promesse si traducano in fatti concreti? La sensazione è che si tratti di un’altra operazione di maquillage, volta a mettere una toppa su un’immagine pubblica ormai compromessa, piuttosto che un reale impegno a migliorare i servizi e la sicurezza.

Il coinvolgimento diretto della presidente Stefania Proietti, che si dice “supportare” le attività, non può essere un alibi per nascondere le criticità di un sistema che, invece di affrontare i problemi alla radice, preferisce tergiversare e minimizzare. La gestione della sanità e delle infrastrutture pubbliche a Perugia sembra più orientata a mantenere le apparenze che a garantire un reale miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

In un’epoca in cui la sicurezza e la manutenzione del patrimonio pubblico dovrebbero essere priorità assolute, questa vicenda mette in evidenza come le istituzioni locali e sanitarie siano ancora troppo lontane dal mettere al primo posto l’interesse pubblico. La domanda che rimane aperta è: quanto ancora i cittadini dovranno tollerare un sistema che, invece di risolvere i problemi, preferisce nasconderli sotto il tappeto?

È ora di cambiare rotta, prima che il degrado diventi irreversibile e le promesse rimangano solo parole vuote.