"Io per primo mi prendo le responsabilità sul momento del Perugia, ma dobbiamo rimanere uniti e ne usciremo"

20.10.2025 00:01 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"Io per primo mi prendo le responsabilità sul momento del Perugia, ma dobbiamo rimanere uniti e ne usciremo"

Il portiere del Perugia, Luca Gemello, ha commentato la sconfitta di Pineto: “Sarebbe brutto nascondersi in questa situazione. Bisogna prendersi le proprie responsabilità, io per primo. Noi siamo consapevoli della gravità del momento. C’è un solo modo per uscire da questa situazione, unendoci e lavorando. Non c’è altra strada. Il mister era presente nel momento in cui ci siamo detti alcune cose dopo la partita. Siamo consapevoli della gravità della situazione ma anche di poter ribaltare la situazione attraverso unione e lavoro. Sulle dimissioni di Braglia non posso parlare a nome del gruppo. Non mi sento di poter dare un giudizio in merito a questo. La sconfitta è ancora troppo calda. In questo momento noi calciatori siamo i primi a prenderci le nostre responsabilità. Il mio errore di oggi ha tagliato le gambe ai miei compagni. In questo momento vedi tutto nero quando prendi gol. Il mister in queste settimane ci ha dato un’impronta della reazione che c’è stata. Abbiamo creato delle occasioni. Questa è la strada ma un 3-0 non si può commentare in maniera positiva, passerei da stupido. Dobbiamo reagire perché questa stagione non è ancora da buttare via. Non possiamo arrenderci ad ottobre. La squadra ha una cattiveria dentro che deve venir fuori in qualsiasi modo. E’ giusto prendere gli insulti, giusto che siamo sotto assalto dei giornalisti. Siamo dei buoni giocatori e non possiamo rendere così. Siamo i primi a dover trovare una soluzione. Il problema mentale è un altro alibi che si deve smettere di usare. Non si può avere paura di giocare a calcio. Ovviamente quando vieni da diverse sconfitte e non riesci ad esprimere sul campo quello che proviamo e facciamo in allenamento diventa difficile. Io credo in questo gruppo perché vedo potenzialità. Ogni partita arriviamo qua con un pensiero positivo perché questo gruppo lavora a mille all’ora. Dobbiamo chiuderci in una bolla. Dobbiamo unirci, è un momento veramente difficile. Chi tiene al Perugia si deve unire. Quando sono arrivato qua a Perugia non mi sarei mai immaginato di trovarmi in una situazione del genere. Sono il primo ad essere dentro la bufera. Non ci sono alibi, la società prenderà le sue decisioni, noi dobbiamo farci un esame di coscienza”.