Il racconto della partita di ieri sera tra Vis Pesaro e Perugia
Scrive Francesca Mencacci su La Nazione che il Perugia si prende un punticino a Pesaro e fanno appena tre in cinque gare. E adesso il Grifo aspetta la settimana dei rientri importanti, quella della punta Montevago e quello del recupero a pieno ritmo di Seghetti. Così finiranno anche le attenuanti e si potrà risalire una classifica che fa quasi paura. Per la nuova proprietà la vittoria deve ancora attendere. Anche la svolta. Perché contro la Vis Pesaro il Perugia fa meno di quello che può contro una squadra che non si dimostra certo irresistibile. Il Perugia a Pesaro si presenta ancora incerottato ma con la necessità di portare a casa punti. Formisano sceglie la difesa a quattro con Mezzoni e Giraudo, Angella e Amoran. Centrocampo folto con Bartolomei, Torrasi e Giunti, mentre Cisco e Bacchin sulle fasce si alzano e si abbassano secondo necessità. Davanti c’è Palsson. È la Vis Pesaro in avvio a fare la gara, il Perugia controlla e attende e scappa, quando può, sulla fascia destra con Cisco e Mezzoni. Al 20’ è il Grifo a far tremare gli avversari con una conclusione di Palsson, respinta da Palomba davanti a Vukovic. Ma al 24’ la squadra di Stellone non sfrutta un errore di Gemello che non trattiene un cross alto, Nicastro a porta vuota spara alto.La gara è equilibrata, senza però essere spumeggiante. La Vis Pesaro non è squadra esaltante, il Perugia nella prima parte si limita a contenere, la prudenza dopo i 4 gol col Rimini era consigliata, ma anche provarci di più. Nella ripresa la Vis prova a spingere di più, all’8’ è Angella a salvare la sua porta da un’uscita avventata di Gemello. Dopo un quarto d’ora della ripresa dentro Seghetti e Ricci per Palsson e Cisco. Con Lisi per Bacchin (28’) cambia tutto il «tridente». E al 35’ Seghetti e Ricci confezionano la chance della ripresa ma la palla finisce alta. Nei minuti finali il Grifo ci prova con Seghetti.