Il passaggio della Mille Miglia entusiasma lungo le strade di Orvieto

13.06.2025 23:27 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Roberto Pace
Il passaggio della Mille Miglia entusiasma lungo le strade di Orvieto

Tre ore abbondanti di spettacolo grandioso per il fascino delle oltre 400 protagoniste. Sono le macchine che sfileranno per le vie di Orvieto la mattina del 18 giugno (mercoledì) in gara per la terza tappa di quella definita, fino al 1957, “la corsa più bella del mondo”. La 1000 Miglia torna a distanza di un anno con la differenza che sarà Piazza Duomo il punto scelto per il controllo orario e non Piazza del Popolo come accaduto nei precedenti passaggi del terzo millennio. Un atto dovuto, come si dice in questi casi, per il rispetto verso l’organizzazione, gli oltre ottocento fra prime e seconde guide, le centinaia di persone al seguito tra media, sponsor, assistenza ecc. I concorrenti del 2025 provengono da 29 paesi sparsi qua e là per il globo, le vetture sono prodotte tra il 1927 e il 1957 e tutte certificate dal Registro Mille Miglia. Tra queste, sono 127 i modelli usciti dalle fabbriche nel periodo precedente la Seconda guerra mondiale e 78 quelle già partecipanti alla gara prima della trasformazione in rievocazione storica. I marchi appartengono tutti alla categoria “miti”. Tra questi, l’Alfa Romeo fa la parte del leone (18 gli esemplari anteguerra), 10 sono le Bugatti, 8 Bentley, 17 le Ferrari iscritte ufficialmente. Da non perdere, perché esemplari ormai rarissimi, una Biondetti Ferrari-Jaguar Special, un’Aston Martin DB3, due Porsche 550 Spyder RS. Sono tutti capolavori di tecnica molti dei quali restaurati nel rispetto delle specifiche originali e pronti a confrontarsi con l’asfalto e con la storia come riportano i giornali specializzati. 

Non meno di richiamo alcuni dei nomi che avranno il piacere di essere alla guida o, comunque, far parte dell’equipaggio. Primi, fra questi, nomi di riferimento della regolarità classica: Andrea Vesco e Fabio Salvinelli (quattro i successi consecutivi) avranno ancora l’ Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929. Provare a interrompere la lunga serie di vittorie toccherà agli equipaggi, Fontanella-Covelli, Aliverti-Polini, Turelli-Turelli, Tonconogy-Ruffini ed Erejomovich-Llanos. Ancora più noti al grosso pubblico gli chef stellati: Joseph Victor Bastianich parteciperà su una Porsche 356 1000 Speedster del 1954. Carlo Cracco, già frequentatore della M.M. farà da navigatore su una Bugatti T40 del 1927. Invitato da Chopard (orologi di prestigio svizzeri partner abituale della rievocazione)sarà al via Jacky Ickx, leggenda dell’automobilismo sportivo alla guida di una Mercedes 300 del 1955.

A rappresentare la politica nazionale sarà l’ex ministro, Maria Stella Gelmini. Dividerà, con Marco Zoppi una ERMINI Glico 1100 Motto, già in gara nell’edizione 1953.

 Quella che ci apprestiamo a seguire è l’edizione numero 39 rievocativa nella quale si possono trovare sport perché è gara di regolarità, cultura per la ricchezza di appuntamenti con proprietà storiche e intellettuali, natura e ambiente dal momento che il percorso si snoda per luoghi incontaminati della stupenda Italia. Il più fascinoso, tra i musei viaggianti dell’automobile, non è soltanto una rievocazione: è prova tecnica, una sfida sportiva e un omaggio alla cultura motoristica la cui brochure descrive, in questo modo, Orvieto:

Un gioiello incastonato su una rupe di tufo

Arte, cultura, tradizioni vi accompagnano a ogni passo a Orvieto, un gioiello incastonato su una rupe di tufo in Umbria, cuore verde d’Italia, che racconta una storia di oltre 3mila anni. La città è senza dubbio conosciuta nel Mondo per il Duomo e il Pozzo di San Patrizio. Il Duomo, incredibile espressione dell’architettura gotico-romanica, è stato definito il “Giglio d’oro delle Cattedrali” per i mosaici dorati che decorano la sua inconfondibile facciata. Il Pozzo di San Patrizio, realizzato nel 1527 da Antonio da Sangallo il Giovane per volere di Papa Clemente VII, è un autentico capolavoro di ingegneria: scavato nel tufo per 54 metri di profondità è composto da due scale a spirale di 248 gradini ciascuna, una per la discesa e una per la risalita, che non si incontrano. Ma Orvieto è uno scrigno pieno di tesori che non finisce mai di stupire con la Torre del Moro e il Palazzo del Popolo, simboli della potenza dell’antico Comune, o con il suo affascinante quartiere medievale dove spicca la chiesa di San Giovenale, la più antica della città. Del periodo etrusco poi si hanno numerose testimonianze: tra le più importanti la Necropoli del Crocefisso del Tufo e il “Fanum Voltumnae”, l’antico santuario federale degli Etruschi, scoperto dopo una serie di importanti campagne di scavi nella zona di Campo della Fiera.