"I bar e i negozi non sono ospedali... le iper protezioni sono inutili"

27.05.2020 16:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"I bar e i negozi non sono ospedali... le iper protezioni sono inutili"

Le regole imposte dal governo per la riapertura di esercizi commerciali, palestre, e altri luoghi aperti al pubblico «sono tutte inutili, e in alcuni casi anche dannose per la salute. Le uniche misure efficaci anti contagio sono, e restano, tre: il distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e il lavaggio delle mani». Ne è convinto l’epidemiologo Donato Greco, per 30 anni a capo del laboratorio di Epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità, poi direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute dal 2004 al 2008, oggi consulente Oms, che boccia senza appello le «sanificazioni, con tanto di marziani in tuta bianca ‘armati’ di idrofucili nebulizzatori, l’uso di disinfettanti chimici, spesso nocivi per la salute, l’uso dei guanti di lattice, per non parlare di pratiche quali ‘l’imbustamento’ imposto ai parrucchieri di borse o effetti personali del cliente». Greco si chiede «che ce ne facciamo dei disinfettanti e delle sanificazioni a tutto spiano? Bisogna distinguere l’ambiente sanitario, l’ospedale, dalla nostra casa, dal luogo di lavoro, dai parchi giochi dei bambini? Le regole necessarie non sono le stesse». «Io – afferma – in un bar dove il ‘marziano bianco’ ha ‘sanificato’ il bancone, con tanto di bicchieri appesi sopra, non ci vado perché rischio di bermi una bella quantità di disinfettante». E ancora: i guanti di lattice imposti nei negozi? «L’uso è consigliato negli ambienti sanitari, non per il pubblico, al posto del lavaggio delle mani. I guanti raccolgono e trasportano le cellule potenzialmente infettate dal virus». E l’esperto boccia il termoscanner: «Sarebbe utile sapere: quanti infetti sono stati identificati nelle centinaia di migliaia di misurazioni quotidiane?».