Espulso per proteste e messo fuori squadra: stop così alla carriera prof di un giovane del Castel Rigone

24.10.2013 10:16 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: TuttoLegaPro.com - Sebastian Donzella
Espulso per proteste e messo fuori squadra: stop così alla carriera prof di un giovane del Castel Rigone

Nuovo allenatore, mercato aperto, società sempre attiva. Il Castel Rigone non si ferma mai. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva il diesse degli umbri, Luca Quarta (nella foto).

Via Marco Di Loreto, è arrivato Luca Fusi. Dando un'occhiata agli organi d'informazione, sembra sia stata una scelta lunga e difficile...

"Sinceramente la rosa dei candidati l'hanno fatta i giornalisti: i nomi sono inventati. Nella mia mente c'era una persona, poi è venuta l'idea di mister Fusi. Ho avuto una chiacchierata con lui, mi son trovato subito bene. Al presidente erano arrivate referenze positive e abbiam deciso di ingaggiarlo. Siamo fiduciosi anche se non si può mai dire di conoscere bene una persona perché le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Ci tengo a ribadire comunque che i fatti si sono svolti così, altrimenti sembra che tutti quei mister nominati in questi giorni siano più scarsi di Fusi. Non è così. Sarebbe irrispettoso pensare che tutti gli altri siano stati bocciati". 

La squadra come ha reagito?

"Non ho visto nessun muso lungo. I giocatori pensano già alla prossima partita e il nuovo tecnico si sta inserendo bene". 

Un esonero fa sempre rumore. Molto di più se arriva dopo una vittoria...

"Quando ci sono delle regole ben scritte bisogna rispettarle. In questi giorni sono a Coverciano per il corso e si parlava proprio di questo: se adotti un regolamento devi essere il primo a rispettarlo". 

Di sicuro c'è che il presidente non si è mostrato un magnate distaccato...

"No, anzi. E' uno che ama partecipare e migliorare di continuo ambiente e squadra. Ma non impone le decisioni, sia chiaro". 

Lorenzo Liurni è stato espulso contro l'Aversa Normanna per proteste. Cosa prevede il vostro codice etico?

"Se fosse stato un giocatore adulto l'avremmo già mandato a casa. Essendo un ragazzo classe '94 abbiamo deciso di aggregarlo, al momento, alle giovanili. Vedremo il da farsi. Noi con il tempo, senza pensare ai risultati, ci siamo costruiti un'identità e ci teniamo molto. Non prendevamo un'espulsione per proteste dal 2000, per darvi un'idea".

Guardando la classifica, la vostra situazione non è delle migliori: 7 punti in 8 partite. Siete sul mercato?

"Stiamo cercando un centrocampista forte e una seconda punta che si faccia sentire. Non per mancanza di fiducia nella squadra, ma per puntellare la rosa con giocatori importanti di categoria. Stiamo guardando al mercato degli svincolati ma credo che ormai opereremo a dicembre".