Così ha parlato questa mattina Walter Alfredo Novellino a Radio Onda Libera

“Aspettiamoci un grande derby, perché su Modena-Sassuolo di venerdì prossimo ci saranno tante attenzioni. Sarà una sfida sentita, una partita vera e che l’ambiente vivrà con la giusta serenità”: l’ha detto Walter Alfredo Novellino, allenatore del Modena che sotto la sua guida ha ottenuto 13 punti in 6 giornate, alla trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Il Sassuolo vincendo otterrà la matematica promozione: voi proverete a rovinargli la festa?
“Ce la giocheremo e non staremo a vedere le ripercussioni in classifica. Mi dispiace solo che non potrò disporre di diversi giocatori, specie in difesa dove dovremo inventarci qualcosa. Però in emergenza abbiamo già fatto cose importanti, come a Novara sabato scorso. Il Sassuolo andrà in Serie A perché se lo merita a prescindere dalla partita con noi. Conosco bene Di Francesco, l’ho allenato a Piacenza e si sta conquistando tutto questo per l’ottimo lavoro. Ci conosciamo entrambi e credo che in campo si vedrà la determinazione di voler onorare al meglio l’appuntamento”.
Si aspettava di rientrare in questa maniera con il Modena subito rilanciato prepotentemente?
“Finalmente ho trovato gente che sa di calcio in un ambiente ottimale. Ho trovato anche una squadra inquadrata perfettamente, merito del lavoro fatto da Marcolin. Ci ho messo tanta determinazione, ho cercato subito di farmi capire dai ragazzi e ho trasmesso la voglia di esserci. Mi è tornata la fame, mi sono riscoperto Novellino sino in fondo dopo gli ultimi anni difficili. Non volevo farmi dimenticare né dimenticare io come si può fare bene. Con Caliendo e Cannella c’è feeling e se il Modena è tornato protagonista lo si deve a tutta una serie di fattori uniti al lavoro”.
Ardemagni è un giocatore-simbolo anche del Modena di Novellino?
“Certamente. E’ un giocatore straordinario che mi piace per le qualità e la voglia di allenarsi, di sacrificarsi, di credere nelle proprie possibilità che mette al servizio della squadra. Ha mezzi, forza, temperamento: caratterialmente è un trascinatore. E’ pronto per la Serie A. Ora è maturo e ha proprio tutto per andare avanti”.
Il bello e il brutto della Serie B?
“Il bello è la gioventù: ci sono tanti giovani ed è un campionato fresco. Si può fare anche meglio su questo piano. E’ positivo pure il fatto che negli stadi c’è tanta gente con un interesse sempre notevole. Il brutto credo che possa essere la sosta di un mese: mi pare troppo lunga e non la capisco”.