Città di Castello è stata protagonista di una bellissima serata all'ippodromo "Savio" di Cesena

I cavalli, le attività equestri, le eccellenze del territorio volani di promozione e sinergie istituzionali ad ampio respiro. Ancora una volta Umbria ed Emilia Romagna sono scese in pista all’ippodromo “faro” del trotter estivo, il “Savio” di Cesena dove ogni estate si rinnova, da oltre mezzo secolo l’appuntamento con l’ippica e la serata delle “stelle” con le corse al trotto interamente dedicata a Città di Castello, all’altotevere umbro, all’allevamento umbro di qualità, alle imprese e alla Mostra Nazionale del Cavallo. Palcoscenico della riuscita manifestazione di sport e costume, la pista cesenate nel segno dell’amicizia in ricordo di Annamaria Grassi, già dirigente dell’ippodromo alla quale era dedicato il tradizionale Trofeo, kermesse riservata ai gentlemen driver con i migliori esponenti della categoria, scelti sulla scorta dei successi ottenuti nella passata stagione. “La serata del trotto che ogni anno il comune di Città di Castello organizza è diventata un appuntamento simbolo dell’estate ippica nazionale ma anche occasione che arricchisce la già variegata programmazione di eventi proposta da HippoGroup Cesenate ad appassionati del mondo equestre, sportivi e visitatori. Fra una corsa e l’altra, all’insegna dell’amicizia tra le due città, regioni e della comune passione per i cavalli e per una disciplina, quella del trotto, che storicamente trova a Cesena la sua casa, abbiamo potuto ribadire i progetti di valorizzazione dei rispettivi territori partendo proprio dalla passione e tradizione plurisecolare che ci lega. Ed un progetto di carattere culturale che unisce Città di Castello c’è già allo studio. Il prossimo anno ricorre l’anniversario dei duecento anni dalla nascita di Marietta Alboni, una delle maggiori cantanti liriche della storia, che ha intrecciato la propria vita non solo professionale fra Città di Castello e Cesena e il mondo tanto da meritarsi anche la dedica di una piazza a Parigi.” E’ quanto hanno dichiarato dal sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, affiancato dall’assessore al Bilancio e Cultura del comune di Cesena, Camillo Acerbi ( che ha portato i saluti del sindaco Enzo Lattuca), da una nutrita delegazione istituzionale della giunta, il vice-sindaco, Giuseppe Bernicchi e l’assessore, Rodolfo Braccalenti, di consiglieri comunali, Loriana Grasselli e dai vertici della “Società Cesenate Hippogroup”, con in testa il presidente, Massimo Umberto Antoniacci ed il direttore generale, Marco Rondoni, ieri sera all’ippodromo “Savio” di Cesena al termine della riunione di corse al trotto, sette, interamente dedicata con specifici premi, al comune di Città di Castello, alla Mostra Nazionale del Cavallo (datata 1967 che affonda le radici nel medioevo), all’allevamento umbro di Sergio Carfagna (allevatore di Iglesias, Irina e Via Lattea, la cavallina bianca che ha stupito il mondo e la scienza ed ora con i nuovi puledri targati “pax”) e personaggi “simbolo” dell’ippica come padre, Danilo Reverberi, frate francescano esperto di cavalli come pochi, scomparso da qualche anno, fra gli artefici principali, assieme al cavalier Furio Ferri ( grande personaggio tifernate, noto imprenditore titolare della “mitica” scuderia Almafrà e di cavalli al trotto che hanno vinto Gran Premi anche al Savio) e Riccardo Gualdani, di questo evento che ha travalicato i confini meramente sportivi. Premi dedicati anche ad alcuni noti imprenditori altotiberini come il cavalier Giuliano Martinelli, riferimento nel settore della ricerca, lavorazione e produzione di tartufi, responsabile regionale di settore della Cna Umbria e Rodrigo Bei, con un glorioso passato da allevatore di cavalli di galoppo con due vittorie leggendarie al Palio di Siena, nel 1998 con Re Artù e nel 2000 con Urban II. Al termine della riunione di corse al trotto i rappresentanti dell’Associazione Mostra Nazionale del Cavallo, il consigliere, Camillo Massetti ed il socio, Mirko Tacchini, in rappresentanza del Presidente, Marcello Euro Cavargini, hanno annunciato alcune novità del ricco cartellone dell’edizione 2025 della mostra, prevista per Sabato 13 e domenica 14 settembre al parco comunale Alexander Langer dove si riannoderanno i fili di una storia lunga oltre mezzo secolo.
LA STORIA INEDITA DEL LEGAME DI OLTRE MEZZO SECOLO FRA CESENA E CITTA’ DI CASTELLO
Il connubio fra Città di Castello e l’ippodromo “Savio di Cesena” coincide con l’origine della Mostra del Cavallo di Città di Castello datata 1967 ed in particolare con l’attività e la passione per i cavalli, l’ippica e il mondo delle corse al trotto di grandi imprenditori tifernati come il compianto cavalier, Furio Ferri, (alla cui memoria il comune di Città di Castello ha attribuito una targa ufficiale). Fin dai primi anni ‘60 fu artefice, assieme ad altri amici che lo seguirono, di mettere in atto un’adesione speciale con Cesena, il suo ippodromo, intessendo un reciproco rapporto fatto di amicizia, lavoro, partecipazione dentro quelle realtà sportive e imprenditoriali. Nel 1967 decise di fondare la scuderia ALMAFRA’ che in oltre un decennio di attività fece squadra e filiera per allevare puledri, allenarli, farli esordire e correre in pista (nelle foto). I cavalli alcuni dei quali sono nati e facevano le prime sgambature vicino Città di Castello, a Promano, (fu costruita anche una pista di allenamento presente fino a poco tempo fa), successivamente venivano trasferiti nei box interni della scuderia all’ippodromo del Savio per il perfezionamento e il debutto agonistico in gara. Le competizioni oltre a Cesena erano previste anche all’ippodromo bolognese di Arcoveggio. I driver designati che si alternavano alla preparazione e alla guida in corsa dei cavalli furono, Armando Tugnoli e Antonio Trivellato. Naida (nella foto), Bavarì, Sacalo, Mister Lorenzo, sono solo alcuni dei cavalli che hanno debuttato con il team ottenendo ottimi risultati complessivi evidenziato buone performance e vittorie. Immagini ancora oggi vivissime grazie alla presenza di quei ricordi in bacheca e library custodite dai figli. Furio Ferri era molto legato alla terra dove viveva e decise di realizzare le uniformi ufficiali da indossare in pista con i colori di Città di Castello, il simbolo bianco/rosso cittadino con Croce di Lorena centrale (come potete vedere nella foto a colori sulla pista di Cesena) che ha certificato per molte stagioni il primo vero legame ippico tra Romagna e Tifernate, aiutando con ogni probabilità a far conoscere questo lembo di territorio Umbro alla moltitudine di pubblico che allora frequentava assiduamente gli ippodromi. Le divise, cappelli e corredi di corsa esistono ancora ad imperitura memoria. Dal 1973 Furio Ferri venne iscritto con qualifica di socio nell’organigramma Anact – Associazione Nazionali Allevatori Cavallo Trottatore. Il cavalier Riccardo Gualdani, era un amico e profondo ammiratore di Furio Ferri e spesso lo affiancava a Cesena aprendogli di fatto le porte delle scuderie e facendogli conoscere da vicino il background unico dell’ippodromo. Da quel momento in poi il legame indissolubile fra Citta’ di Castello e Cesena è proseguito fino ad oggi, sancito a livello istituzionale da una delibera che ancora oggi trova fortunata conferma.