Grande accoglienza a Perugia per Salvatore Bagni in occasione della presentazione del suo libro al Museo del Grifo

01.05.2019 01:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Grande accoglienza a Perugia per Salvatore Bagni in occasione della presentazione del suo libro al Museo del Grifo

Bagni è tornato. “Il guerriero” di tante stagioni indimenticabili, uno dei primi calciatori universali del calcio italiano, come Marco Tardelli, capace di essere decisivo in ogni zona del campo non ha smentito, nel giorno della presentazione della sua autobiografia, la capacità di sdoppiarsi. Non solo in campo come allora ma anche nell’eloquio, nelle battute graffianti con le quali ha rintuzzato e polemizzato, cercando, però, sempre il lato positivo delle vicende. Ed è stato commovente quando ha voluto ricordare tutti, proprio tutti, i protagonisti di quella epoca che ci hanno lasciato. Renato Curi, Orfeo e Giuditta i due indimenticabili magazzinieri, Franco D'Attoma, Francesco Maria Pascoletti, Franco Mancini, Elvio Temperini, Bruno Palomba, Mariano Tarpani.
Mai titolo di un libro, dunque, è stato più appropriato: Salvatore Bagni, nel libro scritto a quattro mani con Ignazio Senatore (edizioni Slam), ha confermato di essere un autentico guerriero. Quaranta anni dopo il campionato '78-'79, che è al primo posto nella storia del Perugia e nel cuore dei suoi tifosi, quello degli Imbattibili, Bagni non ha indietreggiato di un centimetro ricordando le polemiche da lui innescate durante il decisivo confronto-scudetto col Milan. "So che i tifosi del Perugia ancora oggi pensano che il titolo non arrivò per colpa del mio sciopero nel secondo tempo di quella partita, ma non è così. Sbagliai, lo ammetto, perché ero giovane e perché venni insultato pesantemente, ma giocai un grande campionato, così come tutta la squadra. Per chi lo avesse dimenticato, in quella partita fui io a guadagnarmi il calcio di rigore, che posso ora confessarlo, fu concesso con molto generosità perché mi tuffai in area. Insomma eravamo praticamente imbattibili, e perdemmo lo scudetto perché si infortunarono Vannini e Frosio, le nostre colonne. Con loro in campo sarebbe andato tutto diversamente, forse anche quel mio sciopero bianco con il Milan". È stato un pomeriggio di amarcord leggero, quello vissuto all’interno del Museo del Grifo, con le testimonianze di chi quel Perugia dei Miracoli lo ha vissuto in prima linea. All'incontro hanno portato, infatti, il loro contributo Ilario Castagner e i dirigenti Francesco Paolo Sclafani e Gabriele Brustenghi, Franco Vannini, Grazia Ceccarini. Vannini ha ricordato di essere stato il tutor di un giovanissimo Bagni, che a Perugia spiccò il volo verso una prestigiosa carriera anche con la maglia azzurra della Nazionale. Bagni non si è sottratto a nessuna domanda, comprese quelle più personali legate al motivo principale delle polemiche con i tifosi, che gli contestarono di frequentare una giovane ragazza perugina definita da tutti molto bella. La presentazione è stata arricchita dal contributo delle testimonianze dei tanti ospiti presenti