Quel funambolo delle dirette di Mauro Casciari all'insegna del "diverto e mi diverto"

16.04.2020 09:31 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Quel funambolo delle dirette di Mauro Casciari all'insegna del "diverto e mi diverto"

«E’ successo tutto il 10 marzo, era il mio compleanno, un giorno che non dimenticherò mai. Ero a Roma e qui sono rimasto». Mauro Casciari si è raccontato nell'intervista a Sofia Coletti, su La Nazione. Il popolare intrattenitore perugino («diverto e mi diverto»), ex inviato speciale delle Iene («ci ho lavorato nove anni, il riferimento è inevitabile», dice ridendo) è impegnatissimo in questi giorni di emergenza. «Sono in Rai, un servizio pubblico e ho la fortuna di continuare a lavorare. Mi considero un privilegiato rispetto ai miei colleghi di televisione, cinema, teatro ed eventi che sono tutti fermi». Quindi cosa fa? «Un programma di intrattenimento su Rai Radio Due, “Numeri Uni” con la coppia comica Corrado Nunzo e Maria Di Biase. Andiamo in onda dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 17.30 in diretta. Io abito a 500 metri dalla sede di via Asiago e uscire da casa per fare quella camminata è diventato l’evento dalla giornata. Mi ritrovo in una Roma deserta e silenziosa». Come siete organizzati? «La preparazione della puntata si fa a casa, in smart working. Per la diretta ci hanno messo in uno studio più grande, separati e distanziati l’uno dall’altro. All’ingresso Rai c’è un percorso stabilito, con mani da disinfettare, guanti, mascherine, misurazione della febbre e un foglio da firmare. Alla fine di ogni turno lo studio viene disinfettato». Ma si può far ridere in questo momento? «Assolutamente sì, è una terapia, mi sento quasi uno psicologo. Il nostro umorismo in diretta è sempre fatto con delicatezza e rispetto, senza esagerare, sono orgoglioso dell’equilibrio che abbiamo trovato». Per il resto come trascorre le sue giornate? «Abito a Roma da solo, lontano dalla mia casa di Civitella d’Arna. E sono impegnatissimo con i miei format originali di intrattenimento in diretta internet. Li faccio da quasi due anni, c’è stata anche l’avventura con Fiorello su Rai Play e ora ovviamente ho intensificato l’attività. Mi scateno in contemporanea su Facebook, Instagram, Twitter, Periscope, YouTube, Twicht. Ora lo fanno tutti, certo, ma io ritengo avvantaggiato, le mie trasmissioni sono più strutturate a livello visivo, tecnico e di contenuti». Cosa ci lascerà tutto questo? «Mi auguro aiuti a capire l’importanza dello smart working, anche per benefici su traffico e inquinamento. Dal punto di vista umano mi chiedo invece se saremo capaci di tornare alla naturalezza di una stretta di mano o di un abbraccio. E’ inevitabile che qualcosa cambierà, la vedo come una sfida per cambiare le regole del gioco».