Pescara-Perugia raccontata da La Gazzetta dello Sport

11.07.2020 16:00 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Pescara-Perugia raccontata da La Gazzetta dello Sport

Pescara-Perugia raccontata da Orlando D'Angelo su La Gazzetta dello Sport

Se le danno di santa ragione per un tempo, poi cedono alla fatica e al caldo e si spengono. Pescara e Perugia non sono andate oltre il 2 a 2 dei primi 45’, ma era difficile immaginare una ripresa sugli stessi ritmi. Il maestro Cosmi, ex di turno, ha dovuto rincorrere e riacciuffare l’allievo Sottil (i due erano insieme nel Genoa del 20042005, promosso in Serie A sul campo e retrocesso in C dalla giustizia sportiva). Troppo forte il Pescara della prima mezzora, rivoluzionato dalla mentalità di Sottil. Pressa, morde le caviglie, gioca in verticale e cerca la profondità. Ma segna solo due volte, nonostante sia arrivato a costruire almeno quattro o cinque palle gol clamorose. Galano ha sbloccato con una perla al 12’: sinistro schizzato da terra all’incrocio dei pali a velocità supersonica. Pescara elettrizzato, come il nuovo tecnico aveva chiesto nei suoi primi giorni di lavoro. La squadra abruzzese è stata devastante ad inizio partita. Come al 23’, sul cross da sinistra di Balzano: schiacciata a incrociare di Maniero, 2 a 0 e applausi. Cosmi, infuriato, ha dovuto subito ridisegnare la formazione inserendo il trequartista Buonaiuto alle spalle delle due punte. Ribaltata la situazione già prima dell’intervallo. I gol di Iemmello, al 42’, e Buonaiuto, al 47’, cancellano tutto quello che di buono il Pescara aveva costruito. Bella e frizzante anche la ripresa, ma è mancata la lucidità nei metri finali. Al 14’ Galano con un sinistro a giro ha sfiorato il terzo gol, un minuto dopo Crecco ha deviato un cross di Mazzocchi sfiorando un autogol clamoroso.