A processo per esenzione vaccinale, assolta dopo anni di gogna: in un libro la storia di Erika, estetista e madre di tre figli
Una storia davvero singolare che ha visto un'estetista andare a processo per un'esenzione da vaccino, ma finalmente è arrivata l'assoluzione dopo anni di gogna. Un giudice ha demolito così la gogna protratta ai danni di una paziente fragile e del medico che l'aveva esentata dall'obbligo vaccinale, pronunciando un'assoluzione con formula piena. Su di lei, Erika Venturi, perugina di Ponte San Giovanni, da tempo residente a Valfabbrica e madre single di tre figli, tanti attacchi, illazioni ed anni passati a difendersi dal nulla ed ora finalmente c'è giustizia. Era accusata di falso materiale ideologico in concorso per aver presentato l'esenzione vaccinale ad un banale controllo da parte dei vigili urbani. Evidentemente, in un eseguito senza le giuste competenze, date le dichiarazioni rilasciate da gli stessi a verbale quando ascoltati come teste. E giovedì 11 dicembre è arrivata la parola fine da parte del tribunale di Spoleto: "assolta perché il fatto non sussiste". Erika Venturi tra il 2022 e il 2023 era stata al centro di una vera e propria persecuzione, avviata dalle iniziali "ricerche" condotte da un comandante della polizia locale, che avevano portato poi ad indagini allargate con tanto di telefoni sotto controllo ed interrogatori per arrivare all'inizio di un processo penale. Letteralmente un... "Processo alle intenzioni", come lei gridò attraverso un libro pubblicato nel 2023 ancora ignara di quale ne sarebbe stata la durata e la sua conclusione. Oggi quella sentenza pronunciata dal giudice monocratico di Spoleto sancisce la verità sui fatti del COVID e in attesa delle motivazioni si racconta nel capitolo finale del libro stesso. Alla domanda "Allora ha vinto?" la risposta è "Non ho vinto, anzi non abbiamo vinto... Hanno perso loro, ovvero chi mi ha perseguitato in questi anni, aprendo fascicoli contro una donna fragile con numerose patologie accertate controindicate alla vaccinazione, che hanno già ucciso soggetti meno informati non supportati da medici con il dovere di esentare chi non poteva sottoporsi a tale vaccinazione. La vaccinazione che inizia a gennaio 2021, come riporta nel suo scritto con una sorta di priorità e con l'entrata in vigore per la sua categoria lavorativa, iniziando il calvario ad opera del comandante dei vigili urbani. I fragili andavano esclusi totalmente e chiunque aveva una malattia dall'autoimmunità al tumore in atto era clinicamente fragile, in quanto con sistema immunitario indebolito, ma pochi sono stati i medici a prendersi responsabilità di ciò. E ora se ne comprendono i motivi, chi lo ha fatto è stato perseguitato. E non come no vax. Il medico non è né pro né contro, ma la medicina è una scienza nella misura in cui prevale l'evidenza clinica, altrimenti è ideologia. Il medico non deve mettere a rischio la salute ed è il primo principio ippocratico. E come si è difesa l'imputata da tutto ciò? Con l'evidenza e quando usciranno le motivazioni saranno le parole di avvocati e magistrato a spiegare. "Ma vista l'assoluzione piena e l'assenza di reato - dice Erika Venturi - ora scatterà la richiesta di risarcimento danni per lo stress subìto, che in un soggetto già fragile può aver innescato ulteriori scompensi, oltre a danni psicologici, d'immagine ed economici. Ma la vittoria più grande è quella di poter girare a testa alta dopo anni difficili e dopo essersi sentita totalmente abbandonata, senza ricevere una parola di scuse o di conforto o ancora più di aiuto concreto da chi dovrebbe rappresentare una comunità. Colgo l'occasione per ringraziare i cittadini, i miei clienti, che increduli hanno assistito ad anni di calvario, prima di gioire insieme a me come se questa vittoria fosse un po' anche la loro. Tutto ciò mi ha riempito un cuore svuotato dalla disumanità ricevuta gratuitamente ed oggi si può finalmente dire, anche ingiustamente!". Estetista nella vita di tutti i giorni, dopo il successo del suo primo libro, Erika Venturi ci aveva preso gusto pubblicando “Processo alle intenzioni”, con sottotitolo Giovanna D'Arco ai tempi del Covid, per i caratteri di Youcanprint. Un librio in cui aveva narrato la storia di una donna, una mamma e una lavoratrice che durante un periodo drammatico per l'intera umanità aveva dovuto fare i conti con l'abuso di potere. Con la storia rappresentata dall'autrice attraverso narrazione e immagini. Alternati ai racconti coinvolgenti ed appassionanti con foto che attirano l’attenzione del lettore per un’elegante sensualità. Nel gennaio del 2022 lei stessa aveva invece pubblicato “S' vestita”, ma in quel caso vi erano state soprattutto foto. Da estetista a scrittrice, ovvio che si era parlato di lei con grande curiosità, anche perchè vanta nei social molte attenzioni ed apprezzamenti in virtù dei tanti video realizzati, attraverso i quali mostra questa sua voglia di mettersi in gioco, ma anche la volontà di valorizzare, in modo spesso ironico, la figura della donna i tutti gli aspetti più positivi.