"Per il Perugia una delle stagioni più deludenti della storia, ma ripartiamo con le giuste scelte"

L'opinione di Stefano De Francesco sulla stagione del Grifo. "Il Perugia ha chiuso una delle stagioni più sofferte e più deludenti della sua storia, con un misero dodicesimo posto che lo relega fuori addirittura dalla zona playoff. Salta agli occhi un rendimento assolutamente opposto, guardando i risultati al Renato Curi e quelli invece ottenuti in trasferta. In casa i Grifoni sono addirittura quarti in classifica con 35 punti, dietro solo ad Entella (44), Ternana (41) e Pineto (36). Il problema drammatico è rappresentato dalle partite esterne. In questa classifica il Perugia è abbondantemente ultimo, con soli 12 miserabili punti, la metà dei quali racimolati da Alessandro Formisano nelle sue 5 gare sulla panchina del Grifo. Per avere un'idea del disastro esterno, basti pensare che il Legnago Salus, retrocesso direttamente in serie D, ne ha fatti 19. Per assurdo è stato proprio Formisano ad avere il rendimento migliore lontano dal Curi con una media punti di 1,2 a partita, contro l’inaccettabile 0,44 di Zauli e addirittura lo 0,4 di Cangelosi. Va però detto che a fronte di questo scadente ruolino in trasferta, Vincenzo Cangelosi ha messo il turbo al Curi, dove ha costruito in poche gare la salvezza del Perugia, con la stratosferica media di 2,66. Lo stesso Zauli con il suo 1,71 casalingo, ha contribuito all’ottimo ruolino interno, dove è invece naufragato Formisano con una media molto bassa, 1,16 fatta di una sola vittoria e 3 sconfitte nelle 6 gare del Curi. Questo tipo di andamento così negativo in trasferta, ci parla in maniera inequivocabile di una squadra senza attributi, senza un gioco e senza particolari individualità. Il DS Meluso dovrà ripartire da questi dati abbastanza mediocri e non mi stupisce il fatto che abbia già parlato in conferenza stampa di numerosi innesti in vista della prossima stagione, tenuto conto che dell’attuale rosa è difficile pensare di mantenere giocatori oltre le dita di una mano e lui da uomo navigato di calcio lo ha capito bene. Resta il problema di rescindere o vendere i calciatori più anziani e con i contratti più alti, così come non si dovrà sbagliare le scelte nei ruoli chiave, a partire dal portiere. Il compito del nostro DS è tutt’altro che semplice, aspettiamo prima di esaltarsi per parole al vento o per criticare in modo aprioristico. Vediamo la rosa dei giocatori che vestiranno la maglia con il Grifo sul cuore nella prossima stagione e poi faremo le nostre valutazioni, che dire… Io speriamo che me la cavo!".