Lo sapevate che i levrieri più belli sono allevati in Umbria? La patria è Città di Castello

I levrieri più belli del mondo sono allevati a Città di Castello, “tempio” degli azawakh (“i principi del deserto”). I campioni cresciuti nell’allevamento Azamour di proprietà di Francesca Zampini continuano a fare incetta di titoli e riconoscimenti. L’ultimo in ordine di tempo ieri ad Helsinki in Finlandia dove si è svolto il campionato mondiale 2025 con una straordinaria e unica doppietta “iridata” targata Città di Castello. Il titolo di campione mondiale e di miglior soggetto assoluto, il più bello del mondo in tutte le categorie, è andato ad Azamour Stradivarius, 4 anni, di proprietà di due famosi giudici polacchi Adam Ostrowsky e Jakub Kruchev. Nelle femmine il titolo di campionessa del mondo dei veterani è stato assegnato ad Azamour Najla di proprietà finlandese, nata e allevata a Città di Castello. Nella edizione del 2014 vinse il titolo di giovane campione del mondo Azamour Zakij sempre di proprietà di Francesca Zampini e nonno dell’attuale campione del mondo: una genealogia da consegnare alla storia della cinofilia. Tutti i soggetti pluridecorati sono stati infatti allevati a Cerbara (allevamento “azamour”) da Francesca Zampini con la collaborazione di Patrizio Palliani, “handler” (conduttore cinofilo-allenatore) ed esperto di cani e genealogia, artefice dei successi a ripetizione in questi ultimi anni che hanno proiettato il nome di Città di Castello in tutto il mondo. “Per me e Patrizio Palliani – ha precisato con un pizzico di emozione, Francesca Zampini - e’ questo un momento di grandissima gioia ed emozione che desideriamo condividere con tutti i nostri collaboratori, le persone che c’hanno sempre sostenuto anche nei momenti difficili a partire dall’amministrazione comunale con il sindaco Luca Secondi in testa. Questi successi rendono merito al lavoro svolto ai tanti sacrifici e sono motivo di orgoglio per chi come noi ha speso una vita per tenere sempre alto l’allevamento italiano il migliore al mondo”. Il comune di Città di Castello aveva attribuito ad inizio del 2025 un riconoscimento ufficiale alla carriera per l’allevatrice italiana dei levrieri che ha vinto più titoli al mondo con i suoi campioni di bellezza e leggiadria. Una targa con tanto di motivazione del comune a Francesca Zampini, titolare dell’allevamento “Azamour” di Cerbara “tempio” degli azawakh (“i principi del deserto”) e dei Saluki cani di eleganza assoluta pluridecorati a livello internazionale. Il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo sport, Riccardo Carletti, avevano infatti ricevuto presso la residenza municipale la nota allevatrice accompagnata da Patrizio Palliani, “handler” (conduttore cinofilo-allenatore) ed esperto di cani e genealogia, artefice dei successi a ripetizione in questi ultimi anni che hanno proiettato il nome di Città di Castello in tutto il mondo. Dal 2006 ad oggi gli Azawakh made in Città di Castello per 10 anni consecutivi hanno sempre ottenuto il migliore assoluto della propria razza ai campionati del mondo. Nel 2020 gli Azawakh sono stati ammessi per la prima volta a partecipare alle mostre canine in USA. Proprio la campionessa americana Azamour Anbar e’ stata il primo Azawakh a vincere Westminster a New York, la più importante esposizione USA. Il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo sport, Riccardo Carletti, nel rivolgere oggi le più sentite congratulazioni alla titolare del prestigioso allevamento e ai diretti collaboratori per questo ulteriore e straordinario doppio risultato a livello mondiale hanno evidenziato come “questi prestigiosi riconoscimenti di assoluto rilievo negli anni continuano a proiettare, l''immagine della città, dell’allevamento in particolare in ambito mondiale. Traguardi che premiano la professionalità, dedizione e passione per gli animali e l'allevamento di qualità della dottoressa Zampini, dell’handler, Palliani e di tutto il suo staff. Un vero e proprio vanto per la comunità locale quello di poter accostare il nome della città nel mondo con evidenti e positive ricadute in termine di immagine”.