"La conferma di un Perugia mediocre, anche nel quadro di una Serie C assolutamente inguardabile..."

22.04.2024 12:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
 "La conferma di un Perugia mediocre, anche nel quadro di una Serie C assolutamente inguardabile..."

Questa l'opinione di Stefano De Francesco dopo la gara Perugia-Arezzo di ieri. "Tra fantasiose cordate, progetti di stadio che ci vogliono trasferire in aree esondabili e spettacoli di alchimia in campo, alzo le braccia. Scusatemi! Per carattere e perché la vita me ne ha messe davanti tante, cerco di non arrendermi mai ma stavolta non ce la faccio proprio a lanciare messaggi di fiducia. Da quando ieri ho avuto la formazione e da quel momento ho constatato gli ennesimi esperimenti alla penultima giornata di campionato, ho capito definitivamente che non il nostro tecnico Formisano, non è all’altezza. Dopo il suo arrivo, ho cercato di dargli fiducia ma settimana dopo settimana, invenzione dopo invenzione, mi sono rassegnato. D’altra parte la pasta è la stessa di chi la squadra l’ha costruita, ovvero Giugliarelli e Santopadre.

Partiamo come sempre con Adamonis (voto 6) in porta ma in campo ci schieriamo con 4 difensori Mezzoni (voto 6), Lewis (voto 5,5), Vulikic (voto 5) e Dell’Orco (voto 6) e due esterni di fascia con Paz (voto 6) a mezzo servizio e Lisi (voto 5) in versione molto fumo e poco arrosto. Questo minestrone crea un modulo ibrido, a 4 in fase di non possesso e con Dell’Orco che si avventura in avanti, quando attacchiamo.

Le sue “scorribande” offensive mi hanno fatto sorridere e ricordato un vecchio film con Alberto Sordi (voto 10) che parlando della Roma in difficoltà, affermava: ”Scaratti ala tattica…e quanno vincemo…”.

A centrocampo il solito Iannoni (voto 6,5) ed il solito Torrasi (voto 5). Davanti un inconcludente Ricci (voto 4,5) e un volenteroso Vazquez (voto 6). La qualità di gioco espressa nel primo tempo, è piacevole come un cucchiaino di sale nel caffè.

La seconda frazione si apre sulla stessa falsariga del primo tempo fino a che l’Arezzo non passa in vantaggio con Lazzarini. A quel punto inizia il solito valzer delle sostituzioni, buttando dentro giocatori a casaccio, prima di vedere l’ennesima perla di giornata con Iannoni spostato sulla fascia.

Gli avversari sono ben poca cosa e basta solo un atteggiamento minimamente più offensivo, per metterli in difficoltà. Pareggiamo con Vazquez ben servito da Matos (voto 6) e abbiamo anche la palla per vincere con Seghetti (voto 5) sempre servito da Matos che avrebbe meritato un mezzo voto in più. L’entrata assassina del giocatore brasiliano, per fortuna valutata da giallo dall’arbitro gli costa mezzo punto ma per una volta lo abbiamo visto entrare in modo positivo.

Ancora un pari e discorso per il miglior quarto posto che si complica quasi definitivamente. In realtà sportivamente lo avremmo già perso se il Taranto di Eziolino Capuano (voto 7) non avesse dovuto subire una penalizzazione di 4 punti, a conferma di una squadra la nostra mediocre, anche nel quadro di una Lega Pro assolutamente inguardabile, escluse poche piccole eccezioni.

Visto che siamo in tema di ricordi, pensando ai tifosi del Perugia sia allo stadio (voto 10) che a casa (voto 10 ma tornate presto) mi viene in mente il dialogo tra Alice e la Lepre Marzolina, nella visionaria favola Alice nel paese delle meraviglie:

“Prendi più tè.”

“Non ne ho ancora preso niente, non posso prenderne di più.”

“Vuoi dire non puoi prenderne di meno. È facile prendere più di niente.”

Ecco tra cordate fantasmi e stadi faraonici, mi accontenterei di avere una squadra decente, non forte ma almeno decente…

È facile prendere più di niente".