Quanto è accaduto Kandinsky Pub di Perugia: "Ecco come sono andati i fatti"
Questa la testimonianza in una lettera di uno dei più noti animatori della notte perugina. "Sono Simone Boccardini, socio della Kandinsky project SRL, nonché proprietario delle mura, in seguito a quanto è successo il giorno 27 gennaio 2024 al Kandinsky Pub vorrei esporre la mia versione in quanto ero presente sia prima che dopo i fatti. Quella sera mi trovavo al locale insieme al mio socio ed altri avventori, intorno alle 2 di notte sopraggiungeva all'interno del locale un signore di circa 30/35 anni di cui non conosco il nome. Non mi sembrava ubriaco ma sicuramente molesto con i clienti e soprattutto con le clienti che erano accompagnate da amici e fidanzati, tutto in un'atmosfera comunque piacevole e tranquilla come sempre è contraddistinto all'interno del Kandinsky, l'atteggiamento di questo signore era molto provocatorio specialmente nei confronti delle donne che avvertivano un certo disagio. In orario consono alla chiusura invitavamo i clienti ad uscire poiché l'orario era tardi e c'erano molti clienti visibilmente disturbati dal comportamento di tale individuo, avvertendo una certa atmosfera di rivalsa dei clienti nei confronti di questo personaggio che aveva manifestato molestie si limitavano ad uscire ed aspettare questa persona fuori dal locale, a tale punto io mi impegnavo a far uscire il molestatore dall'uscita secondaria accertandomi che le persone fuori fossero distratte, ma una volta fatto uscire l'individuo in maniera rapida lo stesso attirava l'attenzione di questi scaturendo così la rabbia degli avventori che si sono scagliati su di lui, a quel punto ho chiamato le forze dell'ordine e ho atteso all'interno del locale. Dopo 10 minuti ho richiamato poiché non arrivavano, come si evince dallo screenshot del telefono e a quel punto vedendo che gli avventori si erano dileguati e le forze dell'ordine non erano ancora sopraggiunti ho pensato bene di allontanarmi prima che qualcuno si accorgesse che avevo chiamato le forze dell'ordine ed avere ripercussioni come mi capitò in passato. Solo dopo seppi che il personaggio in questione aveva subito delle ferite con arma da taglio... La mattina seguente la Polizia mi informó che un'auto Opel corsa mi aveva sfondato la vetrina e da una prima ricostruzione ho dedotto che potesse esser stato lui volontariamente dal racconto si evince che ho agito con il massimo delle mie possibilità che all'interno del locale non sia successo nulla grazie anche al comportamento responsabile del mio socio e trovo ingiusto il provvedimento da parte del questore di far chiudere il locale, fonte di sostentamento di diverse famiglie e inoltre credo sia ingiusto far passare il locale, da sempre conosciuto come estremamente sociale e culturale, come un locale pericoloso solo per colpa di un individuo che è libero di fare il proprio comodo ai danni di chi lavora onestamente ed è per questo che la Kandinsky Project ha provveduto a fare ricorso a quello che riteniamo una sanzione sproporzionata a ciò che è la nostra responsabilità ritenendoci parte lesa che ha subito un grave torto da questa brutta vicenda".