La Città della Domenica ha compiuto mezzo secolo: fu inaugurata il 21 aprile 1963

Per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno, la Città della Domenica, primo parco divertimenti in Italia, proporrà tante novità nel corso della stagione 2013. Ideata e realizzata dal geniale imprenditore perugino Mario Spagnoli, che la aprì al pubblico il 21 aprile 1963, Città della Domenica balzò da subito agli onori delle cronache per le sue avveniristiche attrazioni: in tanti, a Perugia e non solo, ricordano con nostalgia lo stupore nel vedere in funzione il bob, la pista da sci in plastica, la manovia, il trenino sul lago e il gigantesco missile, fedele riproduzione di quello che, proprio in quegli anni, si apprestava a portare il primo uomo nello spazio e da dove, ancora oggi, si può ammirare uno tra i più bei panorami dell’Umbria. “Per festeggiare le nozze d’oro fra Perugia e Città della Domenica, abbiamo immaginato un rinnovamento nel solco della tradizione”, spiega la signora Mariella Spagnoli, figlia di Mario e nipote di un’icona della tradizione imprenditoriale italiana, Luisa Spagnoli, madre dei Baci Perugina e dell’omonima casa di moda. L’operazione rilancio è stata affidata a Francesco Salcito, manager con grande esperienza nel settore gestionale e marketing. Il Trenino originale (attivo fin dal ’63), il Castello della Bella Addormentata, le Casette degli Gnomi, il Villaggio di Pinocchio, il Labirinto e il Bosco delle Streghe suscitano nei bambini di oggi lo stesso stupore che attraversava gli occhi dei bambini di ieri, che oggi tornano al parco da genitori o da nonni. Accanto alle attrazioni storiche, che si potranno visitare come in un museo a cielo aperto, nell’anno del cinquantenario arrivano a Città della Domenica fantastiche novità, che saranno svelate nelle prossime settimane. Già attive le coinvolgenti e divertenti animazioni nella Fattoria degli Antichi Mestieri e nel vecchio West, senza dimenticare l’area naturalistica, dove è possibile ammirare daini e mufloni in libertà nei boschi, oltre ad una ricca varietà di animali italiani protetti ed in via d’estinzione. E all’ingresso, nella Torre di Darwin, i serpenti e i coccodrilli del Rettilario, inseriti nel percorso didattico sull’evoluzione, che comprende un vero Osso di Mammuth e diversi fossili preistorici.