Alessandro Seghetti è la nota lieta di un Perugia in difficoltà
Scrive Francesca Mencacci su La Nazione che sono stati ottenuti cinquanta punti in 38 partite. Una media di 1,3 a gara con dodici cocenti sconfitte da digerire, una quantità di pareggi (molti inutili), 14, e dodici successi. Si chiude con un bilancio magro il 2023 per il Perugia. Un girone di ritorno in serie B culminato con la retrocessione e un girone d’andata, in Lega Pro, che si è chiuso con un meno sedici dal primo posto in classifica occupato dal Cesena. Senza contare l’estate turbolenta che ha, anche se in minima parte, influenzato l’avvio di stagione. Dal 3-3 contro il Palermo, che ha aperto il 2023, il 14 gennaio, allo 0-3 incassato dal Cesena lo scorso 23 dicembre che ha chiuso l’anno sono passati 343 giorni, trascorsi con poche soddisfazioni, soprattutto al Curi. In diciannove partite giocate in casa, infatti, i biancorossi di Castori, poi quelli di Baldini e Formisano in chiusura, hanno raccolto appena 6 vittorie, con l’unica consolazione di aver vinto il derby con la Ternana nella passata stagione e quest’anno la sfida delle umbre con il Gubbio. Nella stagione scorsa i biancorossi hanno conquistato i tre punti nel ritorno contro Brescia, Ternana e Benevento, in questo campionato c’era da attendersi un numero superiore, invece il Grifo davanti al suo pubblico ha battuto il Sestri levante, l’Entella e il Gubbio. Stesso numero di successi sono stati ottenuti in trasferta: due nella passata stagione e quattro nell’attuale. Di buono c’è che il Perugia in questa stagione, con l’arrivo del 2024, può ancora rimediare, sicuramente può migliorare il suo piazzamento in classifica e puntare, in ottica play off, ad una posizione sul podio. In un’annata caratterizzata da profonde delusioni, non manca però la nota lieta: l’esplosione in prima squadra di Alessandro Seghetti, il giovane attaccante voluto da Jacopo Giugliarelli (altra nota lieta) e sul quale il dirigente biancorosso ha puntato, prima tra i giovani e adesso con i grandi.