"Il Perugia ha un blocco mentale e in questa situazione non riesce a giocare, ma ripartiamo dal primo tempo di Ravenna"

Il tecnico del Perugia Vincenzo Cangelosi ad Umbria Tv ha parlato della partita di Ravenna. “Il Perugia ha un problema mentale, se sei bloccato mentalmente non riesci a giocare, all’inizio fatto per almeno 40′ quello che avevamo provato e preparato. Dobbiamo continuare sulla strada del primo tempo pensando che il gol si può prendere e non è una tragedia, devi continuare perchè se per 40′ metti l’avversario in difficoltà non puoi smettere, è la gestione dei momenti che ora non siamo in grado di fare. Ogni giorno, l’anno scorso quando sono arrivato ho cercato solo di mettere a posto le cose, ora dobbiamo solo pensare a lavorare, mi sento in discussione perchè alleno io e i problemi devo risolverli io. Dove trovo la convinzione per farlo? Nei primi 40 minuti, la squadra mi ha dimostrato che può fare quello che ho in testa io e deve farlo per tutta la partita. Il gol del 2-1 ci ha destabilizzato, sono tornate le antiche ansie e paure, acuite dal fato nel secondo tempo che non giocavamo più. La perdevamo spesso e ci bombardavano, ho cercato di arginare ma il problema è mentale, dobbiamo cancellare questo secondo tempo e ripartire dai 40′ in cui la squadra ha fatto bene. Se guardiamo i primi undici di oggi, tolti Giunti e Joselito, mediamente gli altri sono intorno alle 200 presenze in C e c’è gente che ha fatto A, B e C. Sono tutti in grado tranquillamente di guidare anche gli altri, due giovani e Gemello e poi gli altri non sono ragazzini. Poi quando è calato Ogunseye ma lo sapevo abbiamo trovato qualche difficoltà a tenere la palla su, sapevo che però più di quello che ha fatto ora non può fare, abbiamo purtroppo avuto un problema con Kanoute che ha accusato un problema dietro al ginocchio, e ho voluto preservarlo per martedì. Nel primo tempo palla pulita riuscivamo a uscire, nel secondo tempo ci siamo schiacciati senza prendere riferimenti, diventa difficile arginare un avversario che ha questa vitalità e si butta in avanti con tanti elementi. Diciamo che il Ravenna si è alzato di più, si sono messi 4-3-1-2 e noi abbiamo stretto più i terzini perchè non c’erano più i quinti che arrivavano, più dal lato di Kanoute perchè Donati arrivava di meno. Sul secondo gol di Donati noi siamo stati troppo passivi, eravamo quasi a cinque e non siamo stati bravi a chiudere, è un problema di attività, quando ci schiacciato troppo diventiamo passivi per questo con Bacchin sull’esterno ci poteva dare una mano per ripartire anche se alla vigilia era stato poco bene. Ma non ho messo Yabre per non dare alla squadra l’idea di essere passiva, mentalmente invece i miei si tirano indietro ma non era una mia richiesta specifica. Abbiamo un blocco mentale ed è la cosa più difficile da togliere. Preso il 2-1 ci siamo bloccati e non siamo più riusciti a fare due passaggi, nel primo tempo invece giocavamo e facevamo esattamente quello che dovevamo, nella ripresa doveva essere anche più semplice contro un avversario schierato praticamente a specchio, ma come a Gubbio non siamo riusciti a gestire la palla come nel primo tempo. No, non è una cosa alienabile”.