Tutto è riaperto, tranne... le "fontanelle" pubbliche di Umbra Acque: gli utenti si chiedono come sia possibile

29.06.2020 12:24 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Tutto è riaperto, tranne... le "fontanelle" pubbliche di Umbra Acque: gli utenti si chiedono come sia possibile

Il gestore Umbra Acque ha rimandare ancora la riapertura degli erogatori pubblici di acqua, le cosiddette “fontanelle”. Le Case dell’Acqua sono state chiuse a partire dal 13/03/2020, quale utile misura provvisoria a ridurre la circolazione delle persone prescritta dai DPCM, al fine precipuo dichiarato di evitare assembramenti. Una fatto davvero singolare, tanto che pure la spiegazion dell'azienda appare superata dai fatti e dalle siatuazioni degli ultimi giorni. “In occasione della “Fase 2” – spiega Umbra Acque – pur essendo intenzione di riaprire tutti gli impianti, tuttavia, seguendo il principio di prudenza che deve ispirare chi fornisce servizi alla collettività, non abbiamo potuto ignorare i contenuti del rapporto ISS COVID-19 n. 10 che evidenzia al suo interno la possibilità di un contagio da contatto di recipiente infetto con gli erogatori dell’acqua. Il recente parere dell’USL Umbria 1 – Dipartimento di prevenzione prescrive che, al fine di evitare potenziali contagi, oltre alla garanzia del distanziamento degli utenti, gli erogatori dell’acqua vengano sanificati dopo ogni singolo prelievo. Per ottemperare a tale prescrizione l’azienda dovrebbe quindi presidiare ognuna delle 58 case dell’acqua con un operatore che, per tutto il tempo in cui risulta aperta, provveda alla sanificazione degli erogatori dopo ogni prelievo. Considerato che tale attività risulta eccessivamente onerosa in termini di risorse dedicate, specialmente in questa fase emergenziale in cui è necessario quanto mai concentrare le risorse disponibili sulle attività prioritarie ed essenziali per la ripresa, non è ancora prevista la riapertura. Ci scusiamo per il disagio e assicuriamo che, quando le condizioni lo consentiranno, ripristineremo nuovamente questo servizio”.