Tante opportunità con i distretti del cibo: ecco quelli del Trasimeno corcianese e dell'area sud ovest orvietana

Si terrà venerdì 23 maggio alle 17, alla tenuta Poggiovalle a Fabro, un incontro informativo e di confronto sul presente e sul futuro dei distretti del cibo nelle politiche agricole, agroalimentari e ambientali a supporto dello sviluppo economico e sostenibile dal tema: “I DISTRETTI DEL CIBO L’ESPERIENZA REGIONALE E NAZIONALE IN UN MODELLO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE”. Organizzato dal Gal Trasimeno-Orvietano che ha dato vita ai primi due distretti in Umbria, il Trasimeno corcianese e quello area sud-ovest Orvietana, quest’ultimo peraltro è un distretto interregionale, a seguire in Umbria sono nati altri sette distretti, pertanto nel registro nazionale del MIPAFF ad oggi la regione ne conta ben 9, tutti promossi dai Gal Umbri tranne il distretto del Vino promosso dalla cooperativa Umbria Top Wine. L’incontro ha uno scopo informativo rispetto a quello che è successo fino ad oggi a livello regionale ma anche a livello nazionale ed in particolare sull’esito del bando del Mipaff, ma è anche e soprattutto l’occasione per parlare del futuro dei distretti, del rapporto con le Regioni e del sostegno e del ruolo che potrebbe avere nel periodo di programmazione 2023/2027 e quindi nel nuovo CSR. Dopo il saluto delle autorità che ci ospitano interverranno i due presidenti dei distretti Gionni Moscetti e Romeo Pippi, l’Università degli Studi di Perugia che aderito ad un solo distretto, il Trasimeno-Corcianese, che può curare l’aspetto della ricerca con progetti innovativi, con il Rettore prof. Maurizio Oliviero, il prof. Gaetano Martino della facoltà di Agraria e il Prof. Parbuono Daniele, la consulta nazionale dei distretti del cibo il Dott. Angelo Barone e il Dott. Luca Fabbri direttore del distretto Valdichiana un esempio di distretto virtuale a livello nazionale, con il coordinamento della Dr.ssa Francesca Caproni Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano. Le conclusioni saranno affidate all’Assessore Regionale alle Politiche Agricole Simona Meloni recentemente insediata che ci illustrerà idee e programmi dell’Umbria dei distretti del cibo che essendo di recente costituzione stanno ora muovendo i primi passi. I distretti del cibo, si identificano come sistemi produttivi locali con forte identità storica e territoriale, e rappresentano una forma di organizzazione che favorisce la produzione, la trasformazione, la distribuzione e la promo-commercializzazione dei prodotti alimentari, in coerenza con le tradizioni e l’identità del luogo. L’obiettivo principale dei distretti è la valorizzazione di produzioni agricole e agroalimentari e allo stesso tempo del paesaggio rurale. Altrettanto importante è la collaborazione delle imprese del mondo agricolo che possono fare progetti di rete o ottimizzare servizi, in particolare quelli della promozione e della commercializzazione dei prodotti agro-alimentari, ma anche lavorare nei progetti di filiera nell’ottica di vedere il vicino non più come un concorrente, ma come un partner che crea valore aggiunto sia all’economia della propria azienda che alla crescita generale.
Durante l’incontro, discuteremo di diversi temi, tra cui la necessità di integrare politiche agricole, alimentari e ambientali per garantire sostenibilità, presentiamo anche esperienze di successo di distretti del cibo in altre regioni, per trarne ispirazione e stimolare la collaborazione tra i diversi attori. Affronteremo anche il tema del sostegno pubblico ai distretti del cibo che, deve sempre garantire supporto e non assistenzialismo, ma può e deve essere una opportunità in più per crescere velocemente.
Saranno inoltre affrontati i temi del cibo come valore e come rete, le politiche di aggregazione e promozione dei territori, dell'organizzazione dei mercati, della lotta allo spreco alimentare, della valorizzazione dei paesaggi, dell'enogastronomia e dei percorsi turistici a cui i distretti, ma prima di loro i GAL, hanno contribuito a sviluppare in termini di progettualità.
La presenza dell’Università inoltre è fondamentale per capire come la ricerca può contribuire a qualificare i processi di innovazione dalla produzione alla trasformazione del prodotto e come, anche in presenza dei cambiamenti climatici, questo tipo di supporto è fondamentale anche nel settore agricolo e agroalimentare.