"Il Perugia ripartirà da Giunti, Seghetti e Montevago: a meno che non siano loro a chiederci di andare via"

Il direttore sportivo del Perugia Mauro Meluso è intervenuto in diretta ai microfoni della nostra TMW Radio, durante il programma A Tutta C. Queste le sue dichiarazioni: “Noi abbiamo delle idee molto chiare su quello che dev’essere il percorso. Il Perugia è un club glorioso, che per varie vicissitudini è in terza serie. Noi abbiamo l’obbligo morale e professionale e morale di rialzarci. Ovviamente non sono venuto a Perugia solo per trovare un contratto, ma per costruire. La proprietà argentina ha suscitato delle titubanze all’inizio, ma il presidente Faroni è una persona serissima che ha a cuore le sorti di questo club, farà di tutto per cercare quantomeno nei prossimi due anni di andare in B. Io poi ho anche detto che tutto questo deve avvenire con dei principi di sostenibilità, che è una cosa che mi ha accompagnato per tutta la mia carriera come direttore sportivo. A differenza di qualche mio collega preferisco puntare alla sostenibilità, mentre il risultato, che è primario negli intenti, è invece secondario di fronte alla stabilità del club. Purtroppo invece alcune società, pur di arrivare al risultato sportivo, arrivano a portare i libri contabili in tribunale. Noi ci eravamo dati inizialmente come obiettivo di arrivare ai play-off. Dopo il mio arrivo poi ho scoperto che il club aveva un secondo blocco del mercato, il quale all’inizio sembrava potesse essere superabile, cosa che invece non è stata possibile. Ci sono state a quel punto una serie di vicissitudini che non ci hanno permesso di agire liberamente, quindi siamo stati condizionati. In più il club non stava vivendo una vita semplice sotto il profilo dei risultati e sotto quello economico. Il passato esiste proprio per non ripetere certi errori. Molte difficoltà le abbiamo avute dal mercato bloccato come dicevo, ma anche dal fatto che tutti e tre gli allenatori abbiano avuto a che fare con degli infortuni che hanno colpito il pacchetto difensivo. Angella è un grande difensore, ma purtroppo il suo rendimento non è stato costante proprio per questo, così come Lewis, Dell’Orco e via discorrendo. Abbiamo ben in mente quali siano stati i problemi. Noi abbiamo cercato di cogliere la positività di non essere andati nei play-off, vale a dire poter programmare con largo anticipo. Abbiamo già fatto delle riunioni con l’allenatore e con gli scout, stilando un piano per risollevare le sorti di questo club e per fare un mercato che sia confacente con le idee del nostro allenatore. Anche il mister sa che l’anno prossimo dovremo cercare di porre le basi per vincere. Dovremo ritrovarci per il ritiro tra l’8 e il 10 luglio per poi partire tra il 12/13 per andare in Argentina a fare un ritiro nelle meravigliose strutture della nazionale argentina. Cercheremo anche di arrivare a questo ritiro con il 70/80% della rosa già costruita. Giunti, Seghetti e Montevago sono tutti giovani forti che qualunque club in C vorrebbe avere. Non ce ne priveremmo a meno che non siano loro a comunicarci di voler andar via. La nostra volontà però è quella di trattenerli. Cangelosi è stata una mia scelta condivisa con il presidente, mentre prima c’era Zauli. Quest’ultimo ha avuto delle difficoltà per i vari infortuni, mentre quando è arrivato Cangelosi la cosa è un po’ migliorata. Il mister poi ha capito che per prima cosa andava messa in sicurezza la classifica, per poi sperimentare eventualmente altro. Gli siamo grati per la serenità che ha trasmesso alla squadra e per i risultati ottenuti”.