Sabato si inaugura la piazza principale di Corciano dopo il restauro

“Riprendendo l’idea dell’Agorà, così ben tramandatoci dalla tradizione delle Poleis greche, la Piazza è il luogo più significativo, da millenni, nella costruzione della ‘comunità’. Il restyling della nostra Piazza dei Caduti, costituisce così il giusto completamento dell’insieme di interventi intrapresi, sia in funzione di arredo, di accoglienza turistica, di oggettiva bellezza che di costruzione, appunto, della nostra comunità”. Così Cristian Betti, sindaco di Corciano annuncia l’inaugurazione, sabato 18 marzo alle 10:00 della Piazza principale del borgo capoluogo ed anche dell’ingresso alla Sede Municipale. “Ho voluto fortemente questo intervento – aggiunge Betti – seguito in maniera certosina dagli Uffici, che ringrazio, perché Piazza dei Caduti occupa una posizione strategica all’ingresso del Borgo e avevamo il dovere di far sì che fosse ancora di più un punto di attrazione. L’intervento è stato effettuato con l’utilizzo della pietra della nostra terra umbra, ovviamente approvata dalla Sovrintendenza, che ben si amalgama all’edificato circostante. Anche la presenza della fontana, impreziosita dallo stemma del Comune, enfatizza la funzione di accoglienza dell’infrastruttura, una vera porta che si apre su quanto di bello è racchiuso nello scrigno corcianese”. I lavori effettuati - comprendenti la ripavimentazione della Piazza, la sistemazione delle gradinate, l’installazione della fontana e l’ingresso al palazzo comunale - hanno comportato un investimento di 250mila euro, inseriti nei 600mila euro di fondi destinati alla Riqualificazione urbanistica del borgo capoluogo utilizzati anche per la ripavimentazione dei vicoli e la Passeggiata delle Mandorle. “Ci aspettiamo un’ampia partecipazione pubblica alla cerimonia – conclude Betti – che vedrà la partecipazione dei ragazzi della scuola secondaria, ma anche dei rappresentanti delle associazioni e della Filarmonica di Corciano, oltre naturalmente ai rappresentanti dell’amministrazione e della Giunta”.