Le tattiche in voga nel calcio di oggi all'esame di quel saggio di Stefano Papini

20.09.2022 13:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Le tattiche in voga nel calcio di oggi all'esame di quel saggio di Stefano Papini

L'evoluzione di oggi del calcio secondo Stefano Paini, uno dei grandi saggi ancora sui campi di gioco. "Stiamo assistendo, in questi ultimi anni, a un lento ma consolidato atteggiamento tattico da parte di quasi (o tutti) gli allenatori italiani e non, a delle varianti sul modo di disporre i propri giocatori nelle varie zone del campo. Si tende cioè a diminuire coloro deputati a difendere la propria porta e aumentare quelli con il doppio incarico e parlo dei centrocampisti di fascia. In questo reparto non si gioca piu in tre ma in cinque, con due esterni di fascia che, in fase di possesso diventano due attaccanti (alternati) a dare una mano alla costruzione dell'azione offensiva mentre quando si attua il recupero palla, ci si difende in cinque. E questo concetto strategico mi sembra giusto ovviamente a prescindere dalla qualita' dei difensori che in caso di contropiede, devono essere bravi sull'1 vs. 1. In mezzo al campo due centrali sono a presidio dell'alternarsi della manovra: passiva o attiva. Normalmente dei due, uno imposta e l'altro si spinge in incursioni offensive dando una mano e specializzandosi nelle seconde palle della difesa avversaria. I due esterni come detto diventano vere e proprie ali da servire per il gioco di aggiramento della difesa avversaria con cross dal fondo, e ove previsto da tagli improvvisi e conclusioni sotto rete. In attacco c' e un ventaglio di soluzioni. Si puo' passare da vari impieghi dei ragazzi a seconda dell'atteggiamento che si vuol dare alla propria squadra. Piu offensivo con 2 punte vere. E qui ci di puo' sbizzarrire con un attaccante centrale e uno esterno opoure con due centrali che svariano spesso sugli esterni con l'inserimento costante dei centrocampisti. Oppure di puo' optare con un quinto con il ruolo di mezzapunta dietro quella piu avanzata per avere cinque in grado di fare massa per un piu facile recupero della palla. Oppure a piacimento (magari nel corso della gara) togliere un esterno e aggiungere o una punta arretrata che aiuta gli attaccanti oppure un registra classico che si inserisce costantemente e rifinisce il gioco d'attacco a 16/17 metri dalla porta. In sostanza assistiamo ad un elastico gioco 3-4-3 con cui Conte ha vinto la premier tre anni fa. Certo ci si puo' sbizzarrire ed entrare con un 3-5-2 oppure con un piu accorto 3-4-1-2 (vedi Atalanta) che in fase di perdita di palla attua un controllo difensivo uomo contro uomo da ogni parte del campo.

Insomma attualmente la geometria del calcio europeo propone questi concetti rispetto alla variante tattica dei quattro difensori ormai diventata obsoleta in quanto almeno uno e' di troppo quando ci si deve difendere.

Poi un ultimo aspetto da tenere in considerazione. Le velocità del gioco nelle ripartenze, che in Italia e' troppo lenta e prevedibile e con pochi cambi di campo per rompere il posizionamento del centrocampo avversario. Quando le nostre squadre di club in Champions si confrontano con gli avversari sono sempre in difficolta'. Gli avversari riempono l'area di rigore con 5 o 6 giocatori e noi (se va bene) con due o tre elementi. Quindi meno tatticismo difensivo, piu velocità nelle ripartenze, più uomini a riempire l'area di rigore!

Un buon calcio a tutti!".