La Stranieri di Perugia ha ospitato esperti per parlare di comunicazione interculturale legata a cibo, vino e prodotto italiano all'estero

22.05.2024 12:23 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
La Stranieri di Perugia ha ospitato esperti per parlare di comunicazione interculturale legata a cibo, vino e prodotto italiano all'estero

Si è concluso ad inizio settimana il ciclo di seminari svoltosi nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Management e Cultura Italiana del Cibo, dedicato alla comunicazione interculturale a tavola ed organizzato da Roberto Dolci, titolare in esso dell’insegnamento di Cibo e Comunicazione Interculturale. Il ciclo d’incontri è stato animato da tre esperti di settore che hanno testimoniato al pubblico le opportunità e difficoltà incontrate nel comunicare fuori dall’Italia tre, tra prodotti e processi, tipicissimi della cultura italiana del cibo: il vino, la ristorazione e le tecnologie alimentari. Protagonista del primo appuntamento è stato Giuseppe Santarelli, North America export and sales manager di Avignonesi, storica e blasonata cantina toscana, il quale ha approfondito il rapporto che la cultura nordamericana ha con il vino, e in specie il dato relativo al nostro vino quale status-symbol e cifra tutta italiana del saper vivere. Il suo messaggio agli operatori è stato dunque: “Proporre un vino italiano significa proporre un’idea del nostro paese, vendere una vacanza in un calice….”. Relatore del secondo incontro è stato lo chef Giuseppe Rosati, Owner and partner di C&P partners, con una lunga esperienza nel campo della ristorazione a fianco di Lidia e Joe Bastianich. Rosati ha spiegato al pubblico come comunicare e proporre il cibo italiano negli Stati Uniti valorizzandone gli aspetti culturali e identitari e rendendolo di fatto un ambasciatore del nostro paese. Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università di Camerino ed esperta di livello internazionale, Elena Vittadini, ha animato il terzo appuntamento parlando ai convenuti del rapporto tra scienziati alimentari e società, consumatori e aziende. Focus della sua conferenza è stato il dialogo tra scienza, opinioni e credenze in fatto di cibo e preparazioni culinarie, che è spesso difficile e non di rado conflittuale. Oltre al pubblico hanno partecipato ai tre seminari gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Management e Cultura Italiana del Cibo e dei corsi triennali Mico (Made in Italy, Cibo e Ospitalità di UNISTRAPG) e Ecocal (Corso di laurea in Economia e cultura dell'alimentazione di UNIPG). Il corso di laurea magistrale in Management e cultura italiana del cibo è proposto in collaborazione tra l’Università degli studi di Perugia e l’Università per Stranieri di Perugia e, come ha sottolineato Andrea Marchini, suo coordinatore, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra due istituzioni formative e un percorso di studio innovativo e qualificato che indaga cibo e alimentazione nei loro aspetti tecnici ed economici, ma anche umanistici e culturali.