La Sir Perugia ha messo nel mirino Ankara per la semifinale di Champions League di venerdì a Lodz

E’ iniziato il conto alla rovescia per la Final Four di Champions League, in programma all’Atlas Arena di Łódź dal 16 al 18 Maggio. Venerdì prossimo la Sir Sicoma Monini Perugia scenderà in campo nella prima delle due semifinali, contro la formazione turca dell’Halkbank Ankara. Fischio di inizio alle 20.
La squadra turca non è però la stessa rispetto a quella fase della stagione: nel primo incrocio della Pool D, la Sir Sicoma Monini Perugia aveva vinto in casa loro 3-0, ma già nella gara di ritorno al Pala Barton Energy la compagine turca era cambiata nel suo assetto, con l’innesto dello schiacciatore cubano naturalizzato brasiliano e volto noto del campionato italiano Yoandi Leal, arrivato a rafforzare la batteria degli attaccanti. All’appuntamento di Łódź inoltre, la squadra arriverà con coach Rado Stoytchev in panchina, arrivato al posto di Igor Kolakovic ad inizio aprile: un tecnico che ben conosce la pallavolo italiana.
Punti fermi della squadra, in diagonale con Micah Ma’A troviamo l’opposto Marek Sotola, che nella gara conclusiva della fase a gironi a Perugia era stato il miglior realizzatore della formazione turca con 18 punti (mentre il best scorer del match era stato l’opposto di casa bianconera Wassim Ben Tara con 23 punti). Nel reparto schiacciatori, oltre a Leal, attenzione puntata su Dick Kooy, che nel match del PalaBarton Energy aveva chiuso con 16 punti, 2 muri e 2 ace.
I ragazzi di Angelo Lorenzetti si stanno allenando al meglio per arrivare nella miglior forma possibile a questo grande appuntamento europeo, consapevoli che sarà una Final Four con quattro protagoniste che, tecnicamente, metteranno in campo un livello di pallavolo molto alto.
Con una “settimana tipo” a disposizione, avendo chiuso la sfida per il terzo posto in campionato con Piacenza in due partite, lo staff tecnico bianconero ha potuto articolare un programma di allenamento completo, con il lavoro tecnico tattico ben alternato alla sala pesi. In questo caso i ragazzi hanno potuto lavorare più intensamente aumentando anche il volume dei carichi.
Il tutto integrato dal lavoro costante dello staff sanitario con sedute di osteopatia e fisioterapia personalizzate su ogni singolo atleta.
La concentrazione è massima, così come la voglia di scendere in campo, con la consapevolezza che le partite a questi livelli si giocano sui minimi dettagli: ci sarà da lottare, sudare e stare uniti.