Il punto sul Perugia in vista della sfida con il Pordenone

01.07.2020 17:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Il punto sul Perugia in vista della sfida con il Pordenone

La Nazione fa il punto sul Perugia a firma di Francesca Mencacci. La bella corsa dei biancorossi si è fermata a Cittadella. Troppi ostacoli, troppi imprevisti nel percorso del Perugia. Emergenza, errori, episodi: le tre «e» che hanno condizionato il match infrasettimanale. Il Grifo si è presentato all’appuntamento meno indicato, quello infrasettimanale e dopo un lungo viaggio, con la rosa ridotta all’osso. Cosmi è stato costretto a riproporre calciatori per la terza sfida consecutiva, ne ha inseriti alcuni che non si sono dimostrati all’altezza di questa situazione, come Konate e Benzar, ed è stato costretto, in corsa, a rinunciare ai punti fermi, come Angella. Gli errori sono quelli di valutazione dell’arbitro, in occasione del primo rigore, mentre quello di Iemmello davanti alla porta non può essere classificato totalmente come tale. Perché se di fronte ci fosse stato un portiere normale, il Grifo sarebbe andato in vantaggio sicuramente. Già, gli episodi. Questo è il più rilevante, poi il ko di Angella, poi le poche occasioni sfruttate dalla squadra di Venturato e quelle invece sprecate dai biancorossi. Una serata tutta storta, con il Perugia che comunque non ha reso al massimo, ma che andrà archiviata dandogli il giusto peso. «Quella di Iemmello era un’occasione vera _ commenta Cosmi al termine del match _ , con Melchiorri si sono litigati il pallone per decidere chi doveva fare gol e così poi non è stato. Poi c’è considerare anche la bravura di Paleari. La partita forse si sarebbe incanalata in un certo modo, il vantaggio poteva darci fiducia, invece dopo quell’occasione l’abbiamo persa. Poi è stata un’altra partita, con l’episodio del rigore». Il primo rigore, secondo Cosmi. «Dal campo ho avuto una sensazione che ho poi confermato attraverso le immagini. Mentre sul secondo mi dicono che il tocco di mano (di Mazzocchi, ndr) c’era, sul primo il fallo poteva esserci a inizio azione, quando i due erano fuori area, dopo invece è stato bravo l’attaccante a lasciarsi cadere. L’arbitro era troppo lontano, avrebbe dovuto essere aiutato dall’assistente e comunque mi chiedo: se era rigore perché Rosi non è stato espulso?«. Rimontare nelle condizioni sbagliate. «Eravamo stanchi – continua Cosmi – perché diversi giocatori hanno disputato tre partite consecutive e tra squalifiche e infortuni non ci siamo potuti permettere di far riposare chi invece ne avrebbe avuto bisogno. Siamo contati, non era il Perugia che avrei voluto. Sono diverse le componenti che hanno influito: le gare ravvicinate, il viaggio lunghissimo, gli episodi discutibili e il portiere Paleari del Cittadella che è stato il migliore». C’è però un ma. «Non abbiamo potuto tenere l’atteggiamento che avremmo voluto, ma devo essere sincero: in alcune situazioni siamo stati leggeri, superficiali, abbiamo giocato con un pizzico di presunzione, abbiamo creduto in noi solo negli ultimi venti minuti. Facciamo i conti, inoltre, con un problema che ci accompagna da gennaio ormai, la squadra fa fatica a fare gol e così diventa maledettamente complicato». La sconfitta rallenta la rincorsa, ma con un successo contro il Pordenone il Perugia potrebbe quasi chiudere il discorso salvezza e tornare a sperare. «Questo stop rischia di compromettere la nostra rincorsa se non lo capiamo e soprattutto se non ci rituffiamo subito sulla prossima gara con il Pordenone. Basterà vincerla per pensare a qualcosa di diverso. Adesso dobbiamo capire questa partita e valutare chi sta meglio». Il Pordenone arriva fresco di vittoria e di una posizione di classifica invidiabile. Ma c’è anche da dire che il più la squadra di Tesser lo ha fatto in casa. Il Perugia, però, prima di guardare in casa degli altri deve risolvere i suoi problemi, l’emergenza e il gol.