Grazie alla Scherma Grifo anche a Perugia il Progetto Nastro Rosa per donne operate al seno
Presentata l’adesione del Circolo Scherma Perugia – Scherma Grifo al Progetto Nastro Rosa, programma nazionale promosso dalla Federazione Italiana Scherma (FIS) e finanziato grazie a un contributo di Sport e Salute, dedicato alle donne operate di tumore al seno. Il progetto si inserisce nel più ampio percorso di innovazione intrapreso dalla Federazione Italiana Scherma, che negli ultimi anni ha ampliato il proprio impegno verso i temi della salute, del benessere e dello sport inclusivo e sociale. In questo quadro, il Progetto Nastro Rosa rappresenta un modello di sport al servizio della medicina, attraverso attività di scherma adattata con finalità terapeutiche e riabilitative.
All’incontro hanno partecipato:
Pierluigi Vossi, assessore allo Sport
Costanza Spera, assessora ai Servizi sociali del Comune di Perugia
Luca Allegrucci, presidente del Circolo Scherma Grifo Perugia
Elena Zappelli, medico dello sport
Claudia Maggiurana, presidente dell’Associazione di volontariato sociale Vivo a Colori
Il progetto, riproposto anche per il biennio 2025–2026 a seguito dell’adesione della FIS al bando pubblico di Sport e Salute, coinvolge quest’anno 40 società schermistiche in 14 regioni italiane ed è seguito da un apposito gruppo di lavoro federale coordinato dal campione olimpico e vicepresidente vicario Daniele Garozzo e dal consigliere federale Paolo Melis.
Nel territorio perugino, le attività verranno svolte dalla Società Scherma Grifo Perugia presso la sala scherma di Montegrillo, dove sarà attivato un percorso riabilitativo post-operatorio completamente gratuito, basato su lezioni di scherma adattata, terapeutica e riabilitativa. L’obiettivo è favorire il recupero della funzionalità muscolare, in particolare della parte superiore del corpo, e sostenere il benessere psicofisico delle partecipanti attraverso un’esperienza condivisa e non competitiva.
Il progetto sarà gestito dai tecnici federali Anna Marchetti e Federico Allegrucci, con il supporto sanitario e la supervisione della Dott.ssa Elena Zappelli, e reso possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Vivo a Colori, attiva in stretto raccordo con la Breast Unit di Perugia.
Nel suo intervento, la Dott.ssa Elena Zappelli ha sottolineato l’importanza di associare all’attività clinica un percorso motorio strutturato e personalizzato: la scherma adattata, oltre a favorire il recupero fisico dopo interventi complessi come lo svuotamento ascellare, offre benefici significativi anche sul piano psicologico. Studi scientifici e precedenti esperienze cliniche dimostrano come l’attività fisica adattata produca miglioramenti rilevanti nella qualità della vita delle pazienti, rendendo questo progetto uno strumento terapeutico efficace e consolidato.
Claudia Maggiurana, presidente dell’associazione Vivo a Colori, ha portato una testimonianza personale, raccontando come lo sport abbia rappresentato un elemento fondamentale nel proprio percorso di cura e di ripresa dopo la malattia. L’attività fisica, praticata con costanza e obiettivi chiari, contribuisce a ritrovare fiducia, consapevolezza del proprio corpo e una nuova normalità. Maggiurana ha auspicato che il progetto possa coinvolgere un numero sempre maggiore di donne e che altre associazioni del territorio umbro aderiscano, affinché l’iniziativa diventi un vero progresso sociale, anche grazie al collegamento con l’Ospedale Santa Maria della Misericordia.
L’assessora ai Servizi sociali Costanza Spera ha espresso apprezzamento per la qualità del progetto e per la rete costruita tra specialisti, associazioni e realtà sportive. Ha evidenziato come percorsi di questo tipo siano fondamentali non solo per la riabilitazione motoria, ma anche per il recupero della consapevolezza di sé, dell’autonomia e del rapporto con il proprio corpo. La scherma, in particolare, favorisce una profonda percezione dello spazio e del movimento, elementi centrali in un percorso di ripresa dopo un trauma. L’assessora ha inoltre sottolineato come anche gli spazi e le modalità di accoglienza rappresentino parte integrante del processo di cura.
L’assessore allo Sport Pierluigi Vossi ha ribadito il valore dell’attività motoria come strumento di salute, inclusione e reinserimento nella comunità, in linea con le politiche portate avanti dall’Amministrazione comunale in sinergia tra sport e servizi sociali. Attraverso la scherma, le partecipanti hanno la possibilità di riappropriarsi del proprio corpo, trasformando una fragilità in forza e tornando a sentirsi parte attiva di una comunità. L’Amministrazione comunale garantirà il proprio sostegno anche attraverso la promozione del progetto, affinché sempre più persone possano conoscerlo e avvicinarsi a questa opportunità di cura e benessere.
Nel suo intervento conclusivo, il presidente della società Scherma Perugia, Luca Allegrucci ha ringraziato il Comune di Perugia e gli assessori per il supporto e la sensibilità dimostrata, sottolineando come il Progetto Nastro Rosa rappresenti un esempio concreto di sport che diventa strumento di salute, inclusione e solidarietà al servizio della comunità.